MANTOVA Barbabietole addio, o quasi. Nel 2019 – calcola Coldiretti Mantova – la superficie coltivata a barbabietola da zucchero è diminuita di oltre il 56%, passando dai 1.785 ettari del 2018 e ai 780 ettari di quest’anno. Il calo non è omogeneo su tutto il territorio. Si passa da un -30-35% del Basso mantovano a un -85-90% dell’Alto mantovano e di un -70% della zona del Viadanese-Casalasco. E pensare che prima della riforma del settore bieticolo saccarifero attuata nel 2006 dall’allora commissario Ue Mariann Fischer Boel, nel Mantovano le superfici a bietola superavano i 12mila ettari. «Siccità e gelate mattutine stanno complicando una stagione già di per sé molto difficile – commenta Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova – ma con alcuni zuccherifici che sono stati chiusi e una produzione in calo, penalizzata anche dall’andamento insoddisfacente del 2018, è indispensabile chiedersi quale futuro vogliamo per la bieticoltura. Credo che da un punto di vista strategico dipendere dall’estero per una materia prima come lo zucchero sia molto poco lungimirante».
Anche l’andamento meteorologico non sta dando una mano: «Dei semi pre-germinati che ho seminato ne sono nati circa la metà – confessa il coltivatore Giancarlo Buoli di Bellaguarda – Bisognerebbe irrigare, ma non c’è acqua. E poi con le temperature che di notte scendono sotto lo zero, il rischio di gelate è concreto». A far cambiare idea agli agricoltori ha pesato moltissimo una campagna bieticola che nel 2018 è stata disastrosa, con rese che sono passate dai 2.300-2.500 euro per ettaro e con medie produttive di 800 quintali per ettari ai 600 quintali del 2018, con polarizzazioni molto al di sotto del valore-soglia di 16 gradi, con conseguenti penalizzazioni e ritorni lordi crollati a 1.300 euro.
Barbabietole, crollo in provincia delle coltivazioni
L’allarme di Coldiretti: calo del 56%, si rischia la dipendenza dall’estero