Borgo Virgilio – L’assessore regionale Galli al Forte di Pietole

1

Pietole (Borgo Virgilio) L’obiettivo – o meglio la speranza – è di riuscire a terminare i lavori che stanno interessando il Forte di Pietole entro l’anno. E le probabilità non sarebbero troppo remote se non pesasse l’incognita dell’aumento dei costi dei materiali, particolarmente consistenti (per l’acciaio sono stati rilevati incrementi dei prezzi fino al 70%, per il legname addirittura del 78%, mentre per il bitume sfiorano il 40%). Tuttavia permane un moderato ottimismo da parte del sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti, che proprio in questi giorni ha ricevuto la visita – la seconda nel giro di pochi mesi – dell’assessore regionale alla cultura Stefano Bruno Galli.
«Un’occasione per fare nuovamente il punto della situazione sullo stato di avanzamento dei lavori che trasformeranno l’ex forte militare di Pietole, oggi di proprietà del Comune che lo aveva acquistato dal Demanio di Stato, in un museo di caratura internazionale legato alla figura del poeta Virgilio», evidenzia il primo cittadino. «Attualmente si sta lavorando al magazzino C4, che si trova all’interno, dove è in corso la copertura; seguiranno, quindi, intonaco e colore». Oltre a museo verrà creato anche un punto panoramico e due giardini. Tra le particolarità vi sono le gallerie che scorrono al di sotto della fortificazione. Alcune di esse sono cunicoli di contromina che, in caso di necessità, potevano essere minati e fatti saltare in aria, distruggendo le forze nemiche.
Il sindaco ha quindi accompagnato l’assessore lombardo al Forte Magnaguti di Borgoforte, illustrando l’ambizioso progetto di tramutarlo in un museo di storia militare (al suo interno è visibile l’esposizione permanente dedicata alla Divisione Pasubio). «Al momento il forte non è ancora oggetto di finanziamento – precisa Aporti – ma l’idea che abbiamo in serbo è quella di farlo diventare un luogo di cultura e spettacoli (è in fase di svolgimento la rassegna ArteForte 2022), usufruibile da cittadini e associazioni».