BORGO VIRGILIO – Un’iniziativa originale per come è stata strutturata nelle sue modalità, che costituisce senza dubbio un contributo educativo importante, rivolto in questo caso agli scolari di Borgo Virgilio, e che insieme alle campagne di sensibilizzazione attuate dall’Ente si muove nella direzione di suscitare una nuova cultura della vita e della sicurezza. “Norme comportamentali sullo scuolabus”: questo il titolo del progetto che facendo seguito alla richiesta avanzata dall’amministrazione comunale di Borgo Virgilio attraverso il sindaco Francesco Aporti e l’assessore ai Servizi scolastici Elena Dall’Oca , si è conclusa in questi giorni coinvolgendo la Polizia locale, il Settore servizi educativi-scolastici e i conducenti degli scuolabus di Apam.
Il progetto, molto apprezzato sia dagli scolari che dall’Istituto Comprensivo locale, si è sviluppato su otto “incontri”.
Per le linee di Cerese gli incontri sono stati tenuti dall’agente Fulvia Zani , mentre per le linee di Borgoforte se n’è occupato l’agente Mirko Contratti.
Durante i vari tragitti, gli agenti hanno sottolineato come la conoscenza delle «regole» favorisce comportamenti corretti e di conseguenza il rispetto di sé stessi e degli altri.
L’iniziativa ha subito suscitato curiosità e attenzione tra gli alunni, tanto che alcuni hanno elencato alcuni atteggiamenti non consoni che solitamente vengono tenuti da altri compagni durante il viaggio. Sempre durante il tragitto, gli agenti hanno avuto modo di interagire con i ragazzi osservando l’ambiente stradale “dal vivo” e descrivendo i vari aspetti della circolazione.
«Gli incontri con gli agenti di Polizia locale, passeggeri anch’essi sugli scuolabus, sono stati molto stimolanti sia perché i bambini e i ragazzi affrontano sempre con entusiasmo e curiosità l’esperienza con un estraneo della scuola, sia perché è positivo che il mondo esterno entri nell’ambiente scolastico dando il proprio contributo», ha osservato l’assessore Elena Dall’Oca . Se si impara sin da piccoli che l’agente di Polizia locale va visto come il tutore delle regole con cui vivere nella comunità, ogni futuro approccio con l’educatore in divisa sarà più semplice e la reciproca conoscenza non potrà che favorire anche comportamenti corretti e il rispetto della legalità. «Il ruolo dell’ente locale – ha aggiunto la Dall’Oca – è anche questo: promuovere progetti ed iniziative che coinvolgano le nuove generazioni e le agenzie educative su temi così importanti per la crescita di una cultura della prevenzione, della conoscenza e dell’informazione».
Matteo Vincenzi