Ambiente e salute: i dati assolvono la nuova cartiera

Per l’Osservatorio epidemiologico l’aria di oggi a impianto spento è rapportabile a quella del 2012

MANTOVA L’atteso incontro pubblico di ieri sera per illustrare i dati scientifici in merito al fattore di rischio che comporta la riapertura della cartiera ha dato un segnale di rassicurazione a tutti coloro che paventano gli effetti dell’impianto Pro-Gest e del suo inceneritore – peraltro non ancora costruito, con buona pace delle segnalazioni che ne percepiscono gli “odori di bruciato”. Il sindaco  Mattia Palazzi e l’assessore  Andrea Murari hanno fatto solo da apripista alla ricerca, nel caso rappresentata dal direttore dell’Ats  Salvatore Mannino e dai tecnici  Caterina Silocchi e  Paolo Ricci. A loro è toccato portare il dato empirico della ricerca per fronteggiare la sensazione e l’ubbia.
Proprio alla luce di quei dati espressi dai due tecnici dell’Osservatorio epidemiologico e dell’unità operativa Salute e ambiente dell’Ats è infatti possibile parlare di timori infondati. I peggiori scenari formulati dagli organismi di studio in relazione al futuro impianto Pro-Gest, ad oggi solo in fase di “carburazione”, parlano chiaro: guardando allo storico dell’aria analizzata in un raggio di 5 chilometri dalla cartiera (dati quindi in eccesso), emerge macroscopico il fattore di ininfluenza della cartiera, visto che le presenze delle famigerate micropolveri rilevate nel 2018, a impianto non attivo, sono le stesse rilevate già nel 2012, a Burgo attiva, con tanto di inceneritore.
Non solo. L’Osservatorio epidemiologico ha stilato anche una serie di proiezioni scientifiche desumendo in sintesi che la stima dei decessi sui 77.515 residenti del comprensorio in esame, nella peggiore delle ipotesi possibile, avrebbe una probabilità di incremento annuo dello 0,76 all’anno, o dello 0,26 nei ranghi della verisimiglianza. Praticamente nulla e comunque nulla di dimostrabile. Dati, questi, che confortano l’amministrazione comunale, che già nel 2016 incaricò gli organismi dell’allora Asl a definire il quadro di una valutazione sanitaria sull’impatto della nuova cartiera.