SUZZARA – Una lite col marito, per motivi ancora da valutare; poi la decisione tremenda di chiudersi in bagno e di darsi fuoco: ora una donna, residente a Suzzara – omettiamo altri elementi anagrafici nel rispetto dell’angoscia dei familiari – è ricoverata da venerdì sera all’ospedale Niguarda di Milano con gravissime ustioni al volto e al capo. Un gesto di disperazione su cui ora stanno indagando i carabinieri di Suzzara e della Compagnia di Gonzaga.
L’allarme ai vigili del fuoco e ai carabinieri è scattato attorno alle 21.15 di venerdì sera: secondo una primissima ricostruzione dei fatti la donna aveva iniziato a litigare col marito per motivi comunque non riconducibili a maltrattamenti – e lo dimostra il fatto che non è stata aperta alcuna procedura di “codice rosso” – e l’alterco, a quanto pare, stava andando avanti da diversi minuti. A un certo punto la donna si è barricata nel bagno dell’abitazione, ha aperto un flacone contenente alcool, quello usato normalmente per detergere i pavimenti, si è cosparsa la testa con il liquido infiammabile e con un accendino si è data fuoco. Il marito e i familiari sarebbero riusciti ad aprire in qualche modo la porta cercando di spegnere le fiamme che avevano avviluppato il volto della donna e, nel frattempo, hanno chiamato i carabinieri e i soccorsi. Sul posto si sono precipitati anche i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno disposto l’immediato trasferimento della donna, mediante eliambulanza, al centro ustioni dell’ospedale Niguarda di Milano dove si trova ora in prognosi riservata. Le fiamme hanno provocato gravissime ustioni al capo, al viso e, in misura minore, al collo e alle spalle e le prossime ore saranno decisive sia per avere un quadro definitivo dell’entità delle lesioni ed eventualmente sciogliere la prognosi. Sotto shock i famigliari, sconvolti dal gesto estremo della donna.