Conosciamo meglio i bull

Dopo aver presentato una visione generale dei Terrier il 17/07 ed analizzato i principali rappresentanti di questo gruppo (Jack Russel, Fox Terrier ecc) il 31/07, oggi la nostra rubrica “il mio cane è felice” si concentra sui “Bull”, nome legato alla funzione per la quale queste razze vennero create e selezionate, poiché il termine inglese “bull” significa “toro”, vediamone di seguito la storia.

American Pit Bull Terrier ed American Staffordshire Terrier arrivano dall’Inghilterra del 1600 (un po’ come i “Great Dane” / Alani non sono danesi). La funzione per la quale tutte le razze di tipo “bull” furono selezionate e create è una ed una sola: il combattimento tra animali. 

Come si è arrivati quindi al nome American Pit Bull?
“Bull”: questi cani erano originariamente usati per lotte contro orsi e tori: da qui, come detto, il prefisso “Bull”. Infatti, solo dopo l’abolizione delle lotte con animali di stazza maggiore proliferò il combattimento tra conspecifici.
“American”: tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, ci fu una forte immigrazione dal Regno Unito verso l’America; gli inglesi portarono con sé i propri cani che trovarono grande diffusione nel nuovo continente. Oltreoceano il divieto dei combattimenti avvenne più tardi, solamente nel 1866, e dato il proibizionismo europeo la principale proliferazione di questa tipologia di cani avvenne proprio in America.
“Pit”: è il termine che indica l’arena, luogo in cui gli inglesi, insieme ai propri animali praticavano i combattimenti come loro “sport nazionale” ormai illegale in patria.

Per quanto riguarda questi cani c’è da fare un grandissimo distinguo tra rapporto con l’umano e con gli altri conspecifici: vanno considerate anche tutte le caratteristiche elencate il 17/07 nella spiegazione di chi sono i Terrier. In virtù della loro storia, e funzione per la quale questi cani sono stati creati, è facile intuire che il rapporto con gli altri animali sia particolarmente difficile e combattivo.

Per saperne di più, leggete la nostra rubrica a cura dello staff di Corte Tosoni nell’edizione di oggi https://edicola.vocedimantova.it/vocedimantova/newsstand/title/vocedimantova