Pizzicata la ladra dei cimiteri dell’Hinterland, inchiodata dalle telecamere

Castelbelforte Una vera e propria ladra seriale, che entrava nei cimiteri dell’hinterland – quasi sempre di giorno in orari in cui non erano frequentati – per fare piazza pulita non tanto di fiori ma di tutti quegli oggetti e gingilli che le famiglie dei defunti portano in ricordo dei loro cari scomparsi. Ma stavolta le telecamere collocate nel cimitero di Castelbelforte l’hanno “pizzicata”, proprio mentre stava uscendo con un sacco dopo aver ripulito alcune tombe e cappelle di famiglia. Fra queste anche quella del sindaco Massimiliano Gazzani, che è riuscito a dare un’indicazione precisa alla Polizia locale dopo che si era recato insieme alla moglie al camposanto. «Fatalità ha voluto che dopo un’ora dovessi ritornare, e a quel punto mi sono accorto di statuette e angioletti che erano spariti dalla nostra cappella, fornendo così l’arco temporale nel quale il responsabile avrebbe presumibilmente agito». Il primo cittadino a quel punto ha sporto denuncia, cosicché gli agenti di Polizia, anche a fronte di ulteriori segnalazioni nei giorni precedenti, hanno riavvolto il nastro delle telecamere fino ad individuare la persona che si era macchiata dei furti e di violare la sacralità del luogo. Una volta individuata, la cleptomane affetta da patologia bipolare (una donna non residente in paese, ndr) è stata convocata d’urgenza in municipio davanti agli agenti. «Ha ammesso quanto fatto e dopo una titubanza iniziale ha restituito quello che aveva prelevato. Alla fine – svela Gazzani – ho deciso, per quanto riguardo il mio caso specifico, di ritirare la denuncia, anche se innegabilmente sono cose che fanno male». Il sindaco è quindi tornato sulla necessità di denunciare sempre e comunque quando si verificano episodi simili. «L’appello che mi sento di rivolgere nuovamente ai miei concittadini è che invece di lamentarsi su Facebook, è sempre bene denunciare subito situazioni legate a presunti reati. Solo con una denuncia tempestiva e circostanziata, ai carabinieri piuttosto che alla polizia locale, si può risalire agli autori di presunti misfatti. Farlo dopo settimane o addirittura un mese, rende praticamente impossibile poter risalire ai responsabili». Una serie di furti che ha comunque spinto il primo cittadino a prendere dei seri provvedimenti per porre fine allo sgradevole fenomeno: «Come amministrazione comunale, a seguito delle recenti segnalazioni, ci siamo attivati per cercare di debellare il problema in maniera concreta e definitiva e così abbiamo potenziato la videosorveglianza per inquadrare più minuziosamente l’area cimiteriale in modo da tutelare i cittadini dai malintenzionati che mostrano un’assoluta mancanza di rispetto verso i defunti e verso le persone colpite dal lutto».

Matteo Vincenzi