VILLA POMA – In una vicenda già di per sè pesantemente complicata, ci si mettono – come sempre – lungaggini impreviste. Si tratta di pochi giorni, questo va detto per onestà, ma quando si attendono tre anni per vedere sistemato un ponte di poco più di trenta metri di lunghezza, ogni giorno trascorso sembra difficile da sopportare. Come i giorni che stanno trascorrendo dalla convocazione della Commissione Ministeriale chiamata a pronunciarsi su Ponte Marino, il manufatto sito a Villa Poma di Borgo Mantovano e a senso unico alternato, per questioni di sicurezza, dall’agosto del 2017.
Da venerdì scorso, quando la commissione si è riunita, è calato improvvisamente il silenzio: nessuna comunicazione è arrivata ad Anas – stando a quando cui ha confermato lo stesso sindaco di Borgo Mantovano Alberto Borsari -e quindi non è ancora arrivato il via libera alla proposta progettuale di Anas stessa, ovvero la demolizione dell’attuale manufatto e la sua sostituzione con uno più performante. Proposta che è arrivata sul tavolo del Mibact al termine di una ulteriore odissea che era approdata perfino alla Camera dei Deputati, oggetto di una interrogazione della parlamentare mantovana di Forza Italia Anna Lisa Baroni. Il parere del Mibact dovrebbe dare il via libera a un intervento su cui la Soprintendenza aveva manifestato inizialmente il proprio diniego obbligando Anas ad alcune prescrizioni. Nel frattempo sono passati quasi sette giorni dalla riunione. Speriamo che qualcosa si muova.