Via al Festival di Sanremo

SANREMO E sono 71 o come dice Amadeus 70 più uno. Si parte stasera. Ci ritroviamo qui anche quest’anno a celebrare la liturgia laica delle canzonette e dei cantanti. Il Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Mai come quest’anno ha fatto parlare più della manifestazione se farla, spostarla di città, cancellarla, che dei protagonisti partecipanti, i cantanti, con le loro canzoni. Amadeus voleva fare il Festival della rinascita. Nulla di tutto questo. La cittadina ligure, poco più grande di Mantova, è in piena zona rossa fino a Ventimiglia. E’ tutto vietato, coprifuoco alle 22, dalle 14 alle 8 del mattino successivo è vietato passare davanti al Teatro Ariston in quel Corso Matteotti che taglia la città e collega il Casinò al teatro festivaliero. Bar e ristoranti chiusi dopo le ore 18. Insomma una città altrochè pronta alla rinascita post Covid, ma da stato di guerra che neanche durante la guerra del Golfo del 1991 e le norme di sicurezza post attentato al Bataclan di Parigi l’avevano così isolata e la strada delle canzoni vincitrici, si perché in corso Matteotti, il salotto di Sanremo, anni fa è stata rifatta e resa pedonale dove ogni due metri c’è una targa in ottone a terra con il nome della canzone vincitrice per ogni anno, è diventata limite invalicabile. L’Ariston è un fortino, circondato dalla forza pubblica e l’accesso è solo riservato agli artisti e ai loro accompagnatori. Ogni sera dovranno arrivare in Teatro un ora prima di salire sul palco già con abiti di scena e con trucco e parrucco eseguito. La più preoccupata pare sia Orietta Berti per la paura di arrivare in teatro con il vestito spiegazzato dalla seduta in auto. Cinque serate cinque che dureranno, la bellezza di almeno trecento minuti, dicesi cinque ore di spettacolo. Nella consueta conferenza stampa tenutasi ieri per presentare la manifestazione dopo i classici saluti del Sindaco e dell’assessore con gli inevitabili ringraziamenti di rito. Prende parola Amadeus e il Direttore di rete Fasulo e danno alcune anticipazioni per le serate. Innanzitutto dopo la vittoria di Domenica del Golden Globe di Laura Pausini questa sarà ospite mercoledì su quel palco che 28 anni fa la fece debuttare. Aprirà la serata di stasera Diodato con la canzone vincitrice dello scorso anno “Fai rumore” che in questo anno di pandemia è stata presa da molti come simbolo del lockdown. Insomma si riparte da dove si era finito un anno fa. Tra gli ospiti Loredana Bertè e la Banda della Polizia di Stato. Presenza speciale per l’infermiera Alessia Bonari che era diventata il simbolo, lo scorso anno, della lotta al Covid. Ci saranno molti ospiti per un “festival molto Italiano”, come ha rimarcato Amadeus, in queste cinque serate, saranno piene di ospiti cantanti italiani e omaggi musicali ad artisti scomparti come giovedì 4 marzo dove i Negramaro faranno un omaggio musicale a Dalla. Ma saremo più precisi nei prossimi giorni. 

Paolo Celada