Ucciso dall’amico cacciatore: per gli inquirenti è stata una tragica fatalità

Giovedì prossimo l'autopsia delle vittima, Primo Basso, 66enne di bagnolo San Vito

BAGNOLO SAN VITO Nient’altro che una tragica fatalità. Questa la concluisone cui sono arrivati gli inquirenti che stanno conducendo le indagini sulla morte di Primo Basso, 66enne di Bagnolo San Vito che ieri pomeriggio è stato ucciso da un colpo di fucile sparato da un suo amico cacciatore, Daniele Spazzini, un 69enne di Borgoforte. Indagini virtualmente concluse per questo caso che ha tuto l’aspetto di una disgrazia. Dagli accertamenti eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile non sono infatti emersi elementi che possano mettere in dubbio il fatto che si sia trattato di una fatalità. Lo stesso 69enne, attualmente indagato poer omicidio colposo, oltre a non avere alcun precedente penale non aveva nemmeno un minimo movente per uccidere il 66enne. Quest’ultimo insieme a Spazzini e al proprio fratello era andato ieri pomeriggio all’interno dei terreni di Corte Caselle, azienda agricola con agriturismo nelle campagne di Bagnolo, su richiesta dello stesso proprietario del fondo per stanare una volpe che era stata avvistata nei giorni scorsi mentre si aggirava nei dintorni. Pare che l’animale avesse un cattivo aspetto e l’agricoltore temeva che fosse malato di rabbia o di qualche altra malattia pericolosa per il proprio bestiame. Così aveva chiamato i fratelli Basso, che abitano nelle vicinanze e che erano andati a cercare di stanare la volpe insieme a Spazzini. Il 66enne a un certo punto si sarebbe accovacciato vicino a un cumulo di fieno e Spazzini vedendo qualcosa muoversi ha sparato colpendo in pieno l’amico, che è praticamente morto sul colpo. La salma di Primo Basso è stata quindi trasferita nelle sale mortuarie del Carlo Poma in attesa dell’autopsia, che è già stata disposta dall’autorità giudiziaria e che sarà eseguita alla volta di giovedì prossimo 16 gennaio.