Conosciamo il gruppo 10 ed entriamo nell’affascinante mondo dei levrieri

Parliamo oggi del “gruppo capitano” il numero 10. Negli svariati modi in cui si categorizzano le svariate razze c’è anche quello per “tipologia”: braccoide, lupoide, molossoide, bassottoide, volpinoide; i levrieri, vengono definiti graioidi da dizionario, si caratterizzano per un “muso lungo quanto il cranio o di più, triangolare e appuntito”cit. dizionario Garzanti.

Questi cani, al di là delle definizioni, che in questo caso non aiutano più di tanto, sono tra i maggiormente identificabili rispetto alle altre razze; come vedremo negli articoli a venire, in cui faremo focus sui singoli rappresentanti di questo gruppo, ci sono delle menzioni degne di nota che, a prima vista, tutto sembrerebbero tranne che dei levrieri. Si dividono in tre sezioni:

• Pelo lungo o frangiato: Barzoi o levriero russo, Levriero afgano, Saluki. Faremo focus su questa sezione il 05/11.

• Pelo duro: Deerhound o levriero scozzese, Irish Wolfhound o levriero irlandese. Faremo focus su questa sezione il 19/11.

• Pelo corto: Azawakh, Galgo o levriero spagnolo, Greyhound o levriero inglese, Levriero polacco, Magyar Agar o levriero ungherese, Piccolo levriero italiano, Whippet. Faremo focus su questa sezione il 03/12. Qualsiasi forma o dimensione abbiamo questi sono tra i cani meno pasticciati dalle selezioni umane e più “primitivi ” sia da un punto di vista morfologico che comportamentale. Storia, Le origini dei levrieri possono essere rintracciate dall’antico Egitto. Qui, questi cani agili erano associati a divinità e nobiltà, simboli di velocità e grazia. La loro presenza si diffuse poi in altre parti del mondo, includendo il Medio Oriente e l’Europa, dove divennero compagni di cacciatori e aristocratici. Vocazioni . La loro funzione primaria, sin dagli albori è quella di cacciatori, molte opere d’arte dell’epoca ritraggono levrieri accanto a regnanti e nobili. Con il passare del tempo, la passione per la velocità dei levrieri si trasformò in competizioni organizzate.

Il Greyhound, in particolare, divenne protagonista nelle corse di levrieri, un fenomeno che si diffuse in tutto il mondo. Attualmente in Italia la caccia coi levrieri è illegale, così come i cinodromi (corse tra cani). Nel resto del mondo le cose sono molto diverse, ma ne parleremo di volta in volta man mano che affronteremo le varie razze con le rispettive propensioni. Caratteristiche Fisiche. I levrieri si distinguono per la loro struttura fisica slanciata e muscolosa. Hanno teste lunghe e affusolate, orecchie piccole e occhi espressivi. La caratteristica più evidente è la loro elegante lunghezza, un tratto che contribuisce alla loro straordinaria velocità.

La loro struttura così aggraziata fa credere alle persone che abbiano una struttura esile, il che è molto lontano dalla realtà. Basti pensare alle velocità che riescono a raggiungere e alle sollecitazioni alle quali resistono per capire quanto il loro fisico risulti essere una macchina perfetta. Le razze più comuni in Italia includono il levriero afghano, inglese, spagnolo ed il piccolo levriero italiano.

Caratteristiche e propensioni

I “figli del vento” come vengono definiti, sono in realtà dei grandi amanti delle comodità. Difficilmente si vedrà uno di questi cani coricato a terra in presenza di una superficie soffice a vista, sia esso il letto, divano o quant’altro; ciò è anche facilmente ipotizzabile dal sottilissimo strato di pelle che li “avvolge ”. Se infatti, quasi ogni cane potendo scegliere preferisce “il morbido”, i cani che hanno un derma poco spesso sono ancora più portati a questo genere di comodità.

La docilità (attitudine di rispondere al comando umano) di questi cani è molto bassa: se gli si chiede una cosa “per favore” loro eventualmente la fanno “se ne hanno voglia ”. Per chi è indicato un cane di questo gruppo. Ci sono dei distinguo da fare, che vedremo nei successivi articoli ma, in generale, i levrieri possono risultare godibili in quasi ogni famiglia. Ci sono dei grossi “però”:

• Quasi impossibilità di gestione “in libertà”: se vedono uno stimolo che li interessa non c’è richiamo che tenga con loro.

• Altissimo predatorio: se in casa sono diversi gli esempi di levrieri che convivono con gatti o altri animali, all’esterno (anche nel giardino di casa) è molto più facile che ci siano problemi.

• Hanno un modo tutto loro di esprimere affetto. Se ci si aspetta effusioni fisiche come quelle di un molossone o un pastore in genere non potremmo che rimanere delusi. Molti scambiano questi cani per “anaffettivi ” o poco prosociali: niente di più sbagliato, hanno delle modalità semplicemente diverse.

• Equilibrio: tutti i cani apprezzano coerenza, calma ed equilibrio. Detto ciò, ci sono alcune razze più permissive; i levrieri sono molto “sensibili” da questo punto di vista. Se si riesce ad andare oltre a questi punti e si sceglie di condividere la nostra vita con un compagno appartenente a queste razze posso assicurarvi che non sarà l’ul timo levriero che vi accompagnerà, ma il primo di una lunga serie.

Lo staff del Centro Cinofilo “Corte Tosoni”