MANTOVA Archiviato il primo evento perturbato dall’inizio di febbraio, oggi e domani ci sarà spazio per le schiarite. Già oggi saranno ampie e generalizzate: potremo contare quindi su due giornate abbastanza soleggiate con temperature massime attorno ai 16/17 gradi. Non altrettanto soleggiata sarà la giornata di domenica: l’Italia sarà raggiunta infatti da una nuova depressione che seguirà tuttavia una traiettoria più meridionale. Il nord della Penisola sarà interessato tuttavia solo da un certo aumento della nuvolosità che non influirà sulle temperature, previste sui livelli dei giorni precedenti. A seguire, lunedì e martedì torneranno ampie schiarite e temperature massime più elevate, comprese fra 19 e 20 gradi, in attesa di un nuovo peggioramento che da mercoledì pomeriggio-sera riporterà piogge generalizzate su buona parte dell’Italia settentrionale. Rimarrà infatti in disparte, relegato da soprattutto sul nord Europa, l’anticiclone delle Azzorre, quella figura meteo che negli ultimi due mesi ha sostanzialmente impedito su buona parte dell’Europa il transito dei fronti atlantici perturbati. Avremo quindi nuove e concrete occasioni di pioggia già a partire dalla metà della nuova settimana. Era da due mesi che non si verificavano precipitazioni estese su tutta la provincia come quelle di ieri. Anzi, a dirla tutta il nord Italia non vedeva transitare una perturbazione a carattere così diffuso come quella di ieri dallo scorso mese di ottobre. Strategico è stato l’arrivo dello scirocco, vento tiepido e umido che grazie alla depressione presente sul Mar Ligure penetra in Valpadana dall’Adriatico condensando buona parte della propria umidità contro la catena alpina sotto forma di piogge importanti. In alcune regioni del nord Italia la pioggia caduta (pari a circa 15 millimetri in città, ma fino a 30 verso il cremonese e il bresciano) è stata accolta come una vera manna dal cielo, specie in Piemonte, alle prese con una siccità paragonabile solo a quelle della primavera del 1997 e del 2007. Anche nel Mantovano il ritorno delle precipitazioni ha in parte tamponato una carenza di precipitazioni talvolta superiore al 50%. Per regolarizzare la situazione occorrerebbero non meno di 100 millimetri di pioggia, non certamente previsti a breve, pur in un contesto che vedrà senz’altro maggiori probabilità di pioggia. Del resto, negli ultimi anni aprile è stato spesso arido; negli ultimi cent’anni il mese ha chiuso con piogge sotto i 10 millimetri ben quattro volte (la media mensile è di circa 65). L’ultimo caso di forte siccità è quello dell’arido aprile 2011, quando vennero raggiunte anche temperature record (32° esatti il giorno 9): dal cielo erano scesi sulla città appena 9 millimetri di pioggia. Forte aridità si era verificata anche nel 2007 con appena 2 millimetri in tutto il mese per la persistenza dell’anticiclone africano. Più di recente, anche l’aprile del 2015 aprile era stato un po’ secco, con appena 35 millimetri d’acqua. Al contrario, l’aprile più piovoso dal 1950 ad oggi è quello del 1958 con 196 millimetri caduti in 19 giorni, mentre quello più arido risale al 1955, completamente a secco.
Alessandro Azzoni