Il bikesharing spicca il volo Arrivano le nuove bici: ”Sempre più in crescita”

MANTOVA Il bikesharing entra nel vivo e si rinnova: è infatti in arrivo una flotta di 50 nuove biciclette Mobike che andranno a sostituire, almeno in parte, le bici già presenti sul territorio cittadino. Una nuova flotta che arriva a conclusione del primo anno di rodaggio del bikesharing che, così, ora entra nel vivo. Delle 200 biciclette oggi presenti sul territorio cittadino, circa 150 appartengono alla prima flotta che era stata fornita al Comune, mentre le 50 di ultima generazione sono quelle presentate ieri mattina in conferenza stampa. Nel corso dei prossimi mesi verranno immessi in circolazione altri 50 velocipedi più moderni, così che la flotta totale a disposizione della cittadinanza sia composta da 100 bici di prima generazione e 100 di ultima generazione.
«Riteniamo che una flotta mista sia la soluzione migliore – affermano in conferenza stampa l’assessore  Iacopo Rebecchi e il responsabile per le relazioni istituzionali di Mobike  Davide Lazzari – perché sono adatte per chiunque, indipendentemente dalle doti, condizioni e caratteristiche fisiche degli utenti».
Le nuove biciclette sono dotate di un pannello fotovoltaico applicato nel cestino che consentirà di mantenere in fuinzione il Gps grazie al quale le biciclette saranno sempre localizzabili.
In merito ai costi, Comune e Mobike spingono affinché gli utenti sottoscrivano l’abbonamento annuale del costo di 54 euro, che garantisce spostamenti e utilizzo illimitati all’interno della città di Mantova. Il costo di utilizzo di una bicicletta per soli venti minuti, invece, è di un euro.
«Il servizio sta andando benissimo – è stato spiegato ieri, oltre che da Rebecchi, anche dall’assessore  Paola Nobis e dall’amministratore unico di Aster  Michele Chiodarelli -. Nel corso di questo primo anno di prova, abbiamo registrato 40mila utilizzi e l’applicazione dedicata di Mobike è stata scaricata da 14mila persone, ovvero 14mila potenziali utenti».
Applicazione che consente a chiunque ne sia in possesso di localizzare la bicicletta più vicina e quindi, se non già utilizzata, prenderne possesso per i propri spostamenti. «Si tratta di bici molto solide – spiega infine Lazzari – costituite con pezzi unici e non utilizzabili per altre biciclette. È una scelta ecologica, per spostamenti e città sempre più sostenibili».