Mantova La Pompea riparte per una nuova avventura. Da quel tiro sulla sirena di Visconti, non entrato nel canestro di Bergamo, e che avrebbe allungato il cammino nei play off dopo il settimo posto della regular season. C’è la convinzione che la strada tracciata sia quella giusta, ecco perchè è stata confermata l’ossatura del gruppo della scorsa stagione, a partire dallo staff tecnico e da coach Alessandro Finelli, capace di cambiare il volto della squadra dopo il girone di andata. Soprattutto si ricomincia dallo stesso entusiasmo e da sei protagonisti della scorsa stagione: i guerrieri Ghersetti e Raspino e i giovani Visconti, Maspero, Poggi e Ferrara in piena maturazione. La squadra si è radunata ieri alla Canottieri dopo le visite al Green Park, senza i due americani Clarke e Lawson che si uniranno ai compagni in settimana. Via subito al lavoro fisico, dopo le foto di rito, che alterneranno con le sedute pomeridiane al Dlf fino a domani. Con qualche volto nuovo come i nazionali Under 20 Vigori e Sarto, rispettivamente classe 1999 e 2000, e i giovani che saranno aggregati all’Academy come Epifani, Colussa e Tognoni. Ancora una volta la Pompea dà largo spazio ai giovani. Già in settembre i primi impegni ufficiali di Supercoppa con Verona, Udine e Ferrara e il 6 ottobre il debutto in campionato a Piacenza. Dopo le foto con lo sfondo suggestivo del lago, il presidente Adriano Negri ha fatto un breve discorso di saluto prima della seduta atletica alla presenza dei dirigenti e dello staff tecnico. E tanto di benedizione. «Abbiamo ridato fiducia allo staff – spiega il numero 1 biancorosso – e a sei giocatori per continuare sull’onda di quanto realizzato nella passata stagione. Orgogliosi di quello che è stato l’anno 0: ora ci aspetta l’anno 1. Servirà tanta umiltà, ma anche la convinzione che tutti nel proprio ruolo devono lavorare per il bene della squadra». Poi a fari spenti si offre alle domande dei giornalisti. «Ripartiamo da quel tiro sbagliato che ci ha fermato la corsa stagione nei play off. Se quest’anno invece entra, possiamo giocare un turno in più dei play off. La crescita soprattutto dei giovani testimonia il buon lavoro del coach e dello staff. Detto dell’obiettivo di allungare il cammino nei play off, confidiamo molto nell’Academy, per radicarci nel territorio e collaborare con le società. Lo scopo è dare linfa alla base ma anche avvicinare sempre più la gente al basket. Mantenere la stessa ossatura di squadra è stato importante con la conferma dei giovani e di Ghersetti e Raspino. I due americani sono esperti e garanzia per il gruppo: questo è stato il criterio della nostra scelta». (smart)