MANTOVA – Condannato a sei mesi di reclusione per il mancato pagamento degli assegni in favore del figlio ma assolto dall’accusa di stalking perché il fatto non sussiste. Questo quanto deciso ieri dl giudice Maria Silvia Siniscalchi nei confronti di un 50enne di Castel Goffredo finito a processo per atti persecutori e violazione degli obblighi familiari. All’uomo, stando al quadro inquirente, erano contestati in primis comportamenti molesti perpetrati nei confronti della ex compagna, dalla quale aveva avuto un figlio, una volta finita la loro relazione cui non si sarebbe mai rassegnato. Messaggi, appostamenti sotto casa pedinamenti nonché insulti e offese. Per il difensore dell’imputato invece, l’avvocato Stefania Magnani, lo stalking non sarebbe stato dimostrato al contrario della incontrovertibile mancata corresponsione degli assegni in favore della prole. Il Pm aveva chiesto 2 anni.