MANTOVA Anche il Calcio a 5 si ferma ai massimi livelli. Lo ha deciso il presidente della Divisione Andrea Montemurro tenendo conto delle disposizioni governative in merito all’emergenza Coronavirus emanate proprio nella serata di ieri dal Presidente del Consiglio Conte. Il futsal italiano, in sostanza, resta al palo fino al 15 marzo, anche se, come per il calcio dilettantistico, lo stop potrebbe protrarsi più a lungo. L’incertezza è sicuramente uno dei fattori che caratterizzano queste giornate.
«Decisione giusta, a questo punto – dice il direttore sportivo del Kaos Mantova Cristiano Rondelli -, ma che riflette la confusione che c’è a livello di chi dovrebbe prendere le decisioni ai massimi livelli. E non mi riferisco certo alle persone che gestiscono il Calcio a 5, che hanno soltanto preso atto della situazione. Noi, che il match di Genova fosse a rischio, lo avevamo già capito qualcosa nei giorni scorsi, rinunciando al ritiro pre-gara, ma so di altre società che hanno saputo del rinvio solamente quando erano già arrivate nelle località di trasferta. Adesso ci stiamo allenando a singhiozzo, anche perchè la situazione non è chiara date le ultime disposizioni, con mister Milella stiamo discutendo anche del fatto che si rischia di rimanere senza giocare per tre settimane. Ma non c’è nulla da fare, dobbiamo solo gestire anche a livello fisico questo stop: la situazione sanitaria è troppo incerta per permettere di giocare partite a porte chiuse, o anche solo a porte aperte. Essendo uno sport di contatto, non c’è la garanzia matematica che i giocatori non possano infettarsi tra loro. Dunque meglio rinviare: al primo caso di positività, tutto potrebbe bloccarsi di nuovo con le conseguenze che tutti possiamo ben immaginare. Dunque è molto più giusto attendere miglioramenti nelle prossime settimane: lo spazio per recuperare c’è. Salteremo le trasferte con Genova, Sandro Abate Avellino e la gara in casa con Arzignano, forse anche la gara in trasferta contro Padova. Poi ci saranno delle soste per la pausa per la Nazionale e la Coppa Divisione. Il campionato, insomma, potrebbe concludersi ancora nei termini, dato che il nostro format prevede 16 squadre, e dalla Divisione c’è stata la massima disponibilità per calendariare i recuperi e mettere a proprio agio le società. L’importante è che l’emergenza passi, bisogna contenere l’epidemia prima di tornare alla normalità».
Poche ore prima del campionato, la Divisione aveva fermato tutte le manifestazioni di Final Four e Final Eight in programma, precisamente la Final Four maschile di A2 (prevista il 13-14 marzo), la Final Eight di Serie B maschile (20-22 marzo), quella di serie A Femminile e Under 19 maschile (27-29 marzo), ma soprattutto quella di A maschile, a cui avrebbe dovuto partecipare proprio il Kaos Mantova (26-29 marzo). Anche la Coppa Italia di specialità, insomma, è stata rinviata a data da destinarsi, com’era logico che fosse.