Il grande escluso Pasetti verso la fondazione Artioli

MANTOVA Una esclusione abbastanza clamorosa quella di  Giovanni Pasetti dal novero dei consiglieri comunali Pd. Il capogruppo – che nell’elenco dei dem era pure capolista, nonché segretario cittadino del partito – ha raccolto solo 87 preferenze non sfondando la soglia del 2,05 percentuale dell’intera lista elettorale dei democratici. A farla breve, un flop elettorale, che però dai più viene visto come un atto di generosità: «Pasetti ha lavorato tanto per il partito sia a livello organizzativo che di consensi, e ha tralasciato di curare il proprio elettorato personale a favore degli altri», dicono alcuni suoi sostenitori. E lo stesso sindaco  Mattia Palazzi si dice dispiaciuto di non vederlo più in aula, nemmeno come possibile ripescato.
Nondimeno parrebbe che una gratificazione per Pasetti dietro l’angolo ci sia. Data la sua vocazione culturale (Palazzi stesso lo aveva designato consigliere delegato alla cultura nel precedente mandato), da più parti si ipotizza il suo recupero come presidente della fondazione Artioli, in “Mantova capitale europea dello spettacolo”, alla scadenza naturale di  Francesco Ghisi. Una carica che peraltro rientra nello storico dello stesso Pasetti, che proprio alla fondazione Artioli aveva mossi i primi passi da presidente su mandato dell’ex sindaco  Fiorena Brioni.