MANTOVA Concluso il ritiro di Montese, il Mantova si tuffa nella penultima settimana a disposizione prima dell’inizio del campionato. A fare il punto della situazione è il ds Emanuele Righi.
Partiamo dall’amichevole di sabato con la Primavera del Sassuolo. Che impressione le ha fatto la squadra?
«Molto favorevole. Ho apprezzato ottimi spunti, figli del lavoro che stanno conducendo il mister e i ragazzi. Ovviamente dobbiamo eliminare alcune ingenuità».
È sempre convinto che sarà un anno di sofferenza?
«Convintissimo. Ma non lo dico per mettere le mani avanti. La realtà dice che probabilmente finiremo in un girone con 8-10 squadre che hanno investito per vincere il campionato. Anche il calendario sarà importante: speriamo di non incontrare tutte le corazzate all’inizio».
Come ovviare a questa condizione di presunta inferiorità?
«Con la grinta, la determinazione, l’entusiasmo, la voglia di lavorare e migliorarsi. Queste devono essere le nostre armi. Siamo consci di questa situazione e mi auguro che il messaggio sia arrivato a quelli che amano il Mantova».
Il rovescio della medaglia dice che avete molto da guadagnare…
«Certamente. Con la consapevolezza delle difficoltà che incontreremo, c’è anche la voglia di stupire. Mi auguro che il mister e i giocatori mantengano la coesione, la voglia di lavorare e anche di divertirsi dimostrata finora».
Capitolo mercato. Per arrivare ai fatidici 22 mancano tre pedine…
«Non fisserei dei numeri. Perchè nessuno ha la garanzia di rimanere, quindi possono sempre liberarsi dei posti».
Resta il fatto che l’organico è incompleto. Quali sono i prossimi obiettivi?
«Con l’arrivo di Checchi la difesa è a posto. Vediamo a centrocampo, magari arriverà qualche giovane. Ci stiamo concentrando sull’attacco».
Radiomercato riferisce di un interessamento per Simone Rosso…
«È un obiettivo concreto e mi auguro vada in porto. È un ragazzo molto valido e un attaccante versatile. Inoltre ha capito la bontà del progetto. Insomma, spero possa essere dei nostri».
Chiuderete il mercato entro il 27 settembre o pensate di andare oltre?
«Il mercato chiude il 5 ottobre e non c’è motivo per affrettare i tempi. Questo poi è un anno particolare, ogni mossa va pensata e pesata. Il Mantova ha un budget da rispettare, non c’è nulla di male a dirlo. Bisogna saper attendere che ogni tassello vada nell’incastro giusto».
Diceva dell’annata complicata che vi aspetta. Ma lei è fiducioso?
«Io vedo un clima positivo e di collaborazione. Lo spogliatoio è coeso. Tutti sono concentrati sull’obiettivo finale (che è il mantenimento della categoria) e su come ci dobbiamo arrivare. Questo mi fa ben sperare».