Calcio Serie C – Mantova a Piacenza. Mandorlini: “Gara da non sbagliare”

MANTOVA Terza partita per Andrea Mandorlini sulla panchina del Mantova e terzo “spareggio salvezza”. Dopo il pari con la Pergolettese e la vittoria sulla Triestina, i biancorossi cercano altri punti in casa del Piacenza. Proprio perchè l’avversario è ultimo in classifica, non è il caso di accontentarsi di un pareggio – a maggior ragione se il calendario ti riserva l’Arzignano mercoledì e la FeralpiSalò domenica prossima. Poi è ovvio che solo lo svolgimento della partita darà un peso al risultato, tuttavia è lecito attendersi un Mantova che punta al successo pieno (il che non significa andare all’assalto dell’avversario in maniera scriteriata). Lo stesso Mandorlini lo ha fatto capire ieri in conferenza stampa: «Più le partite diminuiscono e più aumentano le difficoltà. In questa fase i punti valgono doppio. Il Piacenza deve fare di tutto per vincere, ma direi che per entrambe le squadre è così. Non bisogna sbagliare». Mandorlini si augura di rivedere la stessa solidità mostrata con Pergolettese e Triestina: «In entrambe queste partite non abbiamo preso gol, e questo è positivo. Possiamo migliorare a livello di prestazione, dobbiamo velocizzare qualche concetto provato in allenamento. Non è semplice cambiare le abitudini in poco tempo. ma questo tempo è sempre meno e noi dobbiamo saperlo».
Il Mantova viene da un’altra settimana tormentata. L’ultima vittima dell’influenza è lo stesso Mandorlini («non potrò scendere in campo», scherza); irrecuperabili Yeboah e Panizzi, che si aggiungono agli squalificati Pedone e D’Orazio. Arruolato invece Pierobon, sebbene non al top. Mandorlini può rallegrarsi anche per i ritorni di Padella e Ghilardi; e poi Bocalon, Gerbaudo e Procaccio, tutti assenti contro la Triestina. «Avrò più scelte – commenta – , ma cambierò il meno possibile».
Sulla panchina del Piacenza, il tecnico del Mantova ritroverà Matteo Abbate: «Un mio fedelissimo – lo definisce – . L’ho avuto per tre anni come calciatore e sono contento di rivederlo. Non so come preparerà la partita. Ha detto che per il Piacenza questa sarà “La Partita”, quindi mi aspetto una squadra pronta. Dovremo esserlo anche noi».
In effetti, gli emiliani (privi del portiere Rinaldi ma forti degli ex Gonzi e Zanandrea) non solo devono evitare l’ultimo posto che porta dritti in D; ma, nel caso agguantassero i play out, devono anche ridurre il distacco dalla quintultima piazza per “assicurarsi” lo spareggio (se supera gli 8 punti, come ora, il play out non si disputa). Dunque il Piacenza non ha scelta. E nemmeno il Mantova: troppo allettante l’occasione di compiere un ulteriore balzo verso la salvezza, evitando di procedere a piccoli (e rischiosi) passi. Qui ci si gioca la stagione.