Calcio Serie D – Il Mantova sollecita la Federazione. Masiello: “Stop ai campionati e direttive chiare entro metà aprile”

Ettore Masiello
Ettore Masiello

MANTOVA «Ho letto le parole di  Maurizio Setti sulla  Voce e mi trovano perfettamente d’accordo: arrivati a questo punto, è impossibile pensare di concludere il campionato». Il presidente del Mantova  Ettore Masiello interviene sulla questione che sta facendo discutere il mondo del calcio: che fare quando l’emergenza sanitaria sarà rientrata?
 Qual è il suo pensiero, presidente?
«Più passano i giorni e più si fa fatica a immaginare una ripresa in tempi ragionevoli. Per concludere il campionato ci vorrebbero un paio di mesi, senza dimenticare che prima le squadre dovrebbero tornare ad allenarsi con qualche settimana d’anticipo. I tempi verrebbero dilatati fino a compromettere la programmazione della prossima stagione».
 In caso di mancata ripresa, lei ha sempre sostenuto che le classifiche andrebbero cristallizzate…
«Lo sostengo tuttora e, come vedete, anche Setti è sulla stessa lunghezza d’onda. Ventiquattro partite al primo posto sono più che sufficienti per esprimere un verdetto. Considerando anche la scorsa stagione, sono quasi due anni che siamo in testa alla classifica. Se a questo aggiungiamo la solidità finanziaria e la struttura societaria che può vantare, credo che il Mantova abbia tutte le carte in regola per essere promosso in C».
 Ha accennato prima alla programmazione…
«Questo è un aspetto molto importante. La nostra speranza è che le istituzioni ci indichino al più presto quale direzione prendere, come dobbiamo muoverci. L’emergenza sanitaria viene prima di tutto, e su questo siamo d’accordo. Ma mi auguro che per metà aprile si prendano delle decisioni, per consentire alle società di impostare la prossima stagione».
 Il ministro Spadafora ha annunciato un piano di 400 milioni allo sport di base e dilettantistico…
«Sì, sappiamo che sono allo studio varie misure per sostenere le società. Con la segreteria e i nostri legali ci stiamo muovendo per capire come e in che misura attingere a queste risorse».
 Setti ha ribadito che i progetti in agenda – centro sportivo in primis – restano validi…
«È la dimostrazione che la società è solida e punta a crescere nei prossimi anni. Però lo ribadisco: abbiamo bisogno di staccare il biglietto della promozione. Per metà aprile, massimo inizio maggio, ci aspettiamo direttive precise dai vertici calcistici».
 Non teme che il calcio segua il rugby e si finisca per annullare la stagione?
«Il calcio muove interessi diversi. Può darsi che i campionati minori, dall’Eccellenza in giù, scelgano di ripartire con gli stessi organici di quest’anno. Ma per le categorie professionistiche o semi, non credo sia la strada migliore».
 Mettiamo che il Mantova possa andare in C solo tramite ripescaggio: gli sarebbe impedito come l’anno scorso?
«Non penso. Viviamo una situazione talmente anomala che anche questa normativa verrà bypassata per cause di forza maggiore, magari attraverso una deroga. L’importante, lo ripeto ancora perchè è fondamentale, è avere al più presto un quadro chiaro della situazione».