Mantova Tra i compagni di viaggio più “affezionati” al Mantova nell’ultima decade c’è sicuramente il Renate, ospite al Martelli domenica alle 18.30. Dalla stagione 2010-11 i brianzoli prendono parte stabilmente al campionato di Serie C, fino a quel momento mai raggiunto, oltretutto con risultati lusinghieri (il migliore nel 2020-21: terzo posto ed eliminazione al secondo turno dei play off nazionali). Un cammino certamente più nobile rispetto a quello del Mantova, incappato in fallimenti e troppe stagioni in D. Va da sè che, nei campionati di Lega Pro disputati dai biancorossi, Mantova-Renate si è configurato come una sorta di “classico”, fatta eccezione per due stagioni (2016-17 e 2020-21) nelle quali l’Acm era stata inserita nel girone del Centro Italia.
Il bilancio, relativamente alle gare disputate al Martelli, è nettamente favorevole al Mantova: 5 vittorie in 7 partite. L’unico passo falso è l’1-3 del settembre 2012, anno in cui in viale Te regnava parecchia confusione. Ci sarebbe anche la sconfitta ai rigori in Coppa Italia nella scorsa stagione, ma qui prendiamo in considerazione solo le gare di campionato (e comunque quella partita al 90’ finì 1-1). Tra le 5 vittorie meritano di essere ricordati almeno due 1-0: quello firmato da Franchi al 91’ nel settembre 2011 (primo successo dal ritorno in C); e quello siglato da Caridi, sempre nel finale, alla prima giornata nel 2015, gioia illusoria della grottesca gestione Sdl. Ugualmente illusorio il 3-1 dello scorso 8 aprile, con Mandorlini in panchina, quando il Mantova sembrava sul punto di agguantare la salvezza (ma, col senno di poi, è meglio che non ce l’abbia fatta).
Altri incroci interessanti tra Mantova e Renate si trovano tra gli ex. Proprio ai brianzoli, una decina di anni fa, i virgiliani strapparono il quotatissimo attaccante Zanetti, con esiti non proprio felicissimi. Il grande ex di domenica, invece, sarà Francesco Galuppini. che in due stagioni e mezzo nel Renate è esploso a suon di gol (alcuni dei quali segnati proprio al Mantova). Ora Galuppini è uno dei (pochi) titolari inamovibili dell’Acm, di cui è pure capocannoniere con 5 reti all’attivo. È un ex anche l’allenatore, Massimo Pavanel, che del Mantova è stato centrocampista nella stagione 1999-2000. E poi altri due giocatori: l’esterno Francisco Sartore (in biancorosso con Juric); e Andrea Procaccio, uno degli oggetti misteriosi della scorsa disgraziata stagione biancorossa. A tal proposito, è utile ricordare che proprio nell’ultimo turno Procaccio si è sbloccato, segnando su rigore il gol dei nerazzurri contro la Virtus Verona (1-1 il finale). Merita attenzione anche Daniele Sorrentino, centravanti emerso qualche anno fa nell’Asola e autore finora di 4 reti.
Esauriti i corsi e ricorsi, non rimane che “leggere” la sfida di domenica al Martelli. Una sfida che vede indubbiamente il Mantova favorito. Occhio però al ruolino di marcia del Renate, decisamente più a suo agio nelle gare esterne che non in quelle casalinghe: 7 i punti raccolti a Meda, 13 quelli lontano dalle mura amiche. Inoltre, come abbiamo fatto notare in settimana, a consigliare prudenza ci sono i risultati raccolti dai nerazzurri contro le big: vittorie contro Vicenza e Atalanta U23, pareggi con Padova e Triestina. Insomma, il classico cliente scomodo da non sottovalutare, nonostante un decimo posto in classifica tutt’altro che trascendentale. Ma questo il Mantova lo sa bene.
Gabriele Ghisi