Calcio Serie D – Masiello: “Mantova, che il 2020 ti porti… il regalo più bello”

Il presidente Ettore Masiello
Il presidente Ettore Masiello

Mantova In casa Mantova un 2019 dolceamaro va in archivio senza troppi rimpianti, per lasciare spazio a un 2020 gonfio di speranze. L’occasione è buona per fare il punto col presidente  Ettore Masiello.
 Presidente, come ricorderà l’anno uscente?
«Il grosso rammarico è la promozione mancata, nonostante una media punti stratosferica. Ci siamo rimboccati le maniche per ripartire e allestire una squadra ancora più forte. I numeri raccolti in questa prima parte di campionato parlano da soli».
 State viaggiando oltre le vostre stesse aspettative?
«Sì, perchè nessuno osava immaginare numeri simili. Prendiamo l’attacco: l’acquisto di Guccione si è rivelato azzeccato. Con Scotto e Altinier è scoccata da subito una grande intesa».
 Ma lì si è andati quasi sul sicuro. Brando, invece, rappresentava una scommessa…
«E direi che anche questa sta pagando bene. Ho un rapporto franco col mister, apprezzo il suo modo di lavorare e di rapportarsi coi ragazzi. È un sergente di ferro che ha saputo calarsi al meglio in una piazza ambiziosa».
 Qual è stata la partita più bella del girone d’andata?
«Non è facile scegliere. Cito l’ultima in casa col Ciliverghe e la vittoria di Lodi contro il Fanfulla».
 E il gol più bello?
«Me ne vengono in mente un paio di Scotto: uno da fuori area col Lentigione, con successiva corsa sotto la Te; e quello al volo col Ciliverghe».
 A proposito di Scotto, i suoi estimatori si moltiplicano…
«Anche la scorsa stagione ne aveva tanti, ma è rimasto con noi. Gigi sta bene al Mantova».
 A quale giocatore assegnerebbe una menzione d’onore?
«Simone Minincleri. L’abnegazione che ci ha messo per recuperare dall’infortunio è ammirevole. È un ragazzo serio e possiamo considerarlo un vero e proprio acquisto del mercato invernale».
 La promozione è mezza in tasca?
«Non scherziamo. Il cammino è ancora lunghissimo, con 17 battaglie da combattere. Non abbiamo vinto niente».
 Sul fronte societario, cresce l’attesa per l’ingresso del nuovo socio…
«Come ha spiegato Setti alla  Voce, è una persona che conosce le dinamiche del calcio, crede nel progetto Mantova e lo rafforzerà economicamente. Pochi giorni e vi sveleremo l’identità».
 In Serie C il tema del momento è la defiscalizzazione: quale sarà, nel caso, la posizione del Mantova?
«Quella del semiprofessionismo sarebbe la scelta migliore, per preservare e sostenere una categoria in cui molte società faticano oggi a sopravvivere. Il Mantova sarebbe favorevole».
 A livello personale, come sta affrontando la sua seconda stagione da presidente del Mantova?
«È un impegno gravoso, che toglie energie e tempo, ma che continua ad affascinarmi».
 Come concludere questa chiacchierata?
«Ringraziando tutti quelli che lavorano nel Mantova e i 1.750 abbonati più tutti gli altri tifosi che ci seguono in casa e in trasferta. A tutti auguro una buona fine d’anno. E che il 2020 ci consegni… il regalo più bello».
Rigorosamente innominabile.