Viadana Il Rugby Viadana replica a un articolo uscito domenica sulla testata giornalistica de “Il Mattino di Padova”. Il club giallonero viene qui inserito in un gruppo di “club ribelli” contro la Fir assieme a Padova, Rovigo, Valorugby e Piacenza. «Nell’articolo in questione – si legge nel comunicato – viene esposta una tensione nei rapporti tra Petrarca Padova e i vertici federali. Nello specifico urge fare una precisazione inerente alla posizione di Viadana in questo contesto; così riporta l’articolo: “La società di Padova insieme al Rovigo campione d’Italia, al Valorugby Emilia, a Viadana e Lyons Piacenza guida la fazione dei club ribelli – si legge nell’articolo – che hanno deciso di non partecipare all’Elite Cup”…” Il Rugby Viadana, pur mantenendo una posizione critica nei confronti dell’attuale formula del campionato di serie A Elite, dell’eliminazione della Coppa Italia, e non avendo mai visto applicata la propria richiesta (effettuata durante la riunione di Bologna di settembre 2022) di tempistiche adeguate ad importanti cambiamenti strutturali del campionato e del regolamento di partecipazione, indispensabile per meglio organizzare ogni stagione, puntualizza di non sentirsi parte di alcun gruppo o presunta fazione di club ribelli alla Federazione Italiana Rugby. Per Viadana, infatti, è invariata la volontà di continuare a lavorare per la crescita del movimento in Italia con FIR. L’atteggiamento qui descritto è supportato dai fatti considerando l’apertura dei cancelli verso i giocatori dell’Italia Under20 approdati a Viadana per un periodo di crescita in uno spirito assolutamente collaborativo e tutt’altro che ostile. Da Viadana viene sottolineata anche l’apertura dello Zaffanella, rinnovato ed ammodernato dal punto di vista energetico, ad ospitare eventi internazionali come il test match che si è disputato tra Italia A e Romania A. Infine, lo spirito di collaborazione non è mancato anche nel favorire il passaggio dell’allora head coach giallonero German Fernandez nell’attuale organico federale, dal lavoro per garantire ogni anno una squadra sempre a livello Eccellenza ed una squadra cadetta abile all’accompagnamento post giovanili di giovani promettenti che tra l’altro ha appena centrato una storica promozione in serie A, un contributo importante al movimento italiano! In conclusione il Rugby Viadana si dissocia dal termine utilizzato “ribellione dei club”, preferendo continuare a confrontarsi civilmente con tutti e pur mantenendo intatti i propri forti dubbi su un possibile aumento d’interesse del massimo campionato nazionale effettuando riduzioni del numero di squadre e di partite, temiamo anzi sia poco premiante rispetto al lavoro che i club svolgono sul territorio per formare e garantire risorse per la maturazione di atleti che oggi approdano in franchigie, con la speranza che in futuro si torni ad un massimo campionato Italiano vero e serbatoio di promesse per la maglia azzurra».