Triathlon e nuoto, Asola città dello sport

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Asola Si può certamente definire Asola “città dello sport” visti i numerosi eventi che in questi giorni sono in calendario nella cittadina dell’Alto Mantovano. Se gli occhi, ad oggi, sono tutti puntati sul weekend ormai alle porte, con la sesta edizione del Trofeo Città di Asola – Memorial Giorgio Storti, meeting nazionale di nuoto con oltre 700 atleti iscritti, grande interesse di partecipazione e pubblico ha suscitato, domenica scorsa, il Triathlon Sprint Città di Asola, Memorial Anna Di Vito e Fabio Vida. «La federazione regionale triathlon, nella persona della vice presidente Barbara Molina, ha conferito all’Associazione Triathlon Asola un riconoscimento per l’impegno profuso nell’aver organizzato la 15esima competizione con un consolidato riscontro di pubblico e di atleti. I numerosi iscritti provenienti da tutto il nord Italia – ha evidenziato Mattia Geronimo Di Vito, fratello di Anna e consigliere provinciale con delega allo sport – hanno dato vita ad un’entusiasmante gara che ha visto la partecipazione anche di uno sportivo irlandese premiato per non aver saltato neanche un appuntamento asolano nel corso di questi anni. E’ importante per i giovani e gli adulti poter usufruire di impianti come quello del centro sportivo Schiantarelli, dove atleti di ogni livello possono allenarsi in sicurezza. Triathlon Asola ha una storia di sport, amicizia e condivisione che ha permesso di educare e formare tanti atleti».
Presenti anche il sindaco di Asola, Giordano Busi, l’assessore Ambra Moretti, il consigliere Alberto Perazzolo e il direttore tecnico del centro sportivo Schiantarelli, Ercole Vecchi, il quale ha sottolineato come «la buona riuscita della gara si leggesse sui volti degli atleti all’arrivo. Tantissimi sono venuti a ringraziare perché si sono sentiti seguiti e aiutati durante il percorso. La macchina organizzativa ha lavorato in sinergia con l’obiettivo di creare una giornata sportiva entusiasmante per i partecipanti, ma ha anche studiato l’orario migliore, ovvero quello della pausa pranzo, per non creare disagi alle persone vista la chiusura al traffico di alcune strade per un breve lasso di tempo». Da evidenziare anche alcuni esordi, atleti che partecipavano per la prima volta, contenti ed emozionati di averlo fatto. Un grande plauso va a tutta l’organizzazione, ai volontari che in ogni occasione si sono fatti trovare disponibili, preparati e pronti a sostenere sia gli atleti che i vari team nel corso della giornata e non solo. (v.g.)