SAN BENEDETTO PO Il titolo, volendo essere precisi, non è corretto: più giusto sarebbe stato scrivere “ondata d’acqua e soprattutto di detriti” perchè è proprio a causa dell’accumulo di materiale legnoso trascinato a valle dal Po in piena – dopo le ondate di maltempo che hanno flagellato, restando solo nel suo bacino, il Piemonte – che si è deciso, nella giornata di ieri, di chiudere il ponte di San Benedetto Po. Dalle 16 di ieri dunque stop alla circolazione di qualsivoglia mezzo, fino a data da destinarsi anche se, vista la criticità evidenziata, la chiusura dovrebbe protrarsi solo per qualche giorno.
Nel comunicato che la Provincia di Mantova ha diramato ieri accompagnando l’ordinanza di chiusura, si legge che «in particolare, in prossimità della pila n. 2, stante la copiosa discesa di materiale solido flottante (tronchi di grosse dimensioni, rami ed altro materiale voluminoso indifferenziato) si è formato un esteso accumulo di materiale che provoca una pressione anomala contro la pila stessa. Da qui la decisione di sospendere il passaggio sul manufatto fino a quando non saranno ripristinate le condizioni per un transito in sicurezza. Il Servizio gestione e manutenzione strade provinciali dell’Area Lavori Pubblici e Trasporti della Provincia provvederà all’installazione e manutenzione della necessaria segnaletica».
Se da un lato ci saranno le operazioni di rimozione dei detriti, dall’altro lato si attende il passaggio di una piena che non dovrebbe creare ulteriori preoccupazioni: a Borgoforte il colmo transiterà tra oggi pomeriggio e questa sera, con livelli previsti di criticità ordinaria. Non dovrebbero verificarsi inoltre invasi d’acqua eccessivi nelle zone delle golene aperte quindi, al momento, la criticità più significativa è concentrata sul solo ponte di San Benedetto.