MANTOVA Ultima tappa, Trieste. Ultimi 90 minuti di campionato a disposizione del Mantova per regalarsi i play off. In casa della Triestina, domani, si chiude una stagione lunga e logorante. Decisamente anomala. Un campionato intero senza tifosi con un virus da schivare. Per il Mantova un ritorno in Lega Pro positivo, ma con tanti alti e bassi, specialmente in questo rush finale. La squadra biancorossa si è sempre mantenuta in zona play off e con un pareggio raggiungerà questo secondo traguardo stagionale. Ai biancorossi basta un punto. In caso di sconfitta, invece, dovranno sperare che il Gubbio non vinca contro il Fano.
Quello di domani sarà però un match tutto in salita visto che mister Troise, come è noto, dovrà fare a meno degli squalificati Milillo, Zanandrea e Guccione, ma in qualche modo chi scenderà in campo dovrà cercare di piazzare la ciliegina sulla torta. Per la Triestina certe le assenze di Procaccio, Lepore, Petrella e i diffidati Gomez, Calvano, Giorico potrebbero rimanere a riposo. Inutile nascondersi, quello visto nelle ultime uscite di campionato non è stato un bel Mantova. Specialmente contro il Legnago, ma anche contro Gubbio e Vis Pesaro, la squadra di Troise è andata in difficoltà, mancando l’appuntamento con il match point. Le motivazioni non possono mancare e per qualche giocatore il match di domani potrebbe rappresentare anche un ultimo step per guadagnarsi un possibile rinnovo in vista della prossima stagione. A volte nel calcio basta proprio una gara per cambiare il proprio destino.
In virtù delle tante assenze, sul fronte formazione, tra acciacchi e squalifiche, Troise non sembra avere molte alternative. Il rientro di Checchi può dare solidità al pacchetto difensivo, ma allo stesso tempo permetterebbe di togliere qualche dubbio negli altri reparti. Con l’assenza di Guccione là davanti, le speranze del Mantova di segnare dovrebbero essere affidate a Zigoni e Ganz, mentre Cheddira, visibilmente affaticato nelle ultime giornate, potrebbe partire dalla panchina. Oggi le ultime prove generali prima della partenza per Trieste.
Tommaso Bellini