IMOLA «Dopo averlo analizzato sulla carta, ieri ho provato il percorso della cronometro iridata che si disputerà domani con partenza ed arrivo ad Imola. Lo trovo molto vicino alle mie caratteristiche tecniche. Come sempre, punterò a dare il massimo anche in questo contesto per riuscire a portare la maglia azzurra sul podio». Questo il pensiero di Edoardo Affini della Mitchelton Scott alla vigilia del test mondiale per la specialità della cronometro individuale.
In questi giorni il professionista di Buscoldo è in Romagna con la nazionale di Cassani per comprendere quali siano i punti strategici del tracciato che assegnerà la maglia iridata. Oltre a lui, i colori azzurri saranno rappresentati dal campione italiano in carica Filippo Ganna.
«La condizione di forma – ribadisce Edoardo – è buona. Ho recuperato le energie dopo l’esperienza vissuta alla Tirreno Adriatico. Per questo mi sento pronto a dare il meglio in un contesto di grande prestigio».
Avendo toccato con mano il tracciato di domani, che idea ti sei fatto?
«Come sempre le cronometro impongono determinate strategie. Essendo da solo a gestire ogni tratto del tracciato e avendo come avversario il tempo, l’importante è saper dosare con attenzione le energie. Ho studiato per bene anche il minimo dettaglio e penso di poter sottolineare che l’incognita vento, che spirerà contro nella prima parte della gara e a favore nella seconda, potrebbe rivelarsi determinante per il risultato finale. Altro aspetto da non sottovalutare sono i saliscendi presenti nella parte conclusiva del percorso».
Il contatto con il tecnico in ammiraglia può agevolare la tua prestazione?
«Il tecnico in ammiraglia è importante soprattutto nel ruolo di “navigatore”. Ti segnala situazioni, buche, tombini ed altro, da tenere in debita considerazione, mentre per il resto può fornirti suggerimenti. Ma alla fine è tutto dentro di te. La strategia su come gestire ogni passaggio della prova è stata studiata per tempo; in gara devi, quindi, cercare di interpretarla al meglio».
Quanto e se può influire sulla prestazione conoscere via radio i tempi di chi ti ha preceduto?
«Certo, possono essere da stimolo se hai del vantaggio o viceversa demotivarti per qualche istante se hai accumulato del ritardo. Alla fine, però, a fare la differenza rimangono la tua forza di volontà e la tua determinazione».
Quali sono a tuo avviso gli atleti che domani avranno le maggiori chance di puntare al podio?
«Ovviamente il campione uscente Rhoan Dennis, l’attuale campione continentale Stefan Kung, il nostro Filippo Ganna ed altri. Da parte mia sono certo che lavorerò sodo per puntare ad un risultato di rilievo, magari il podio. Vedremo».