Mantova Si chiama Pierangelo Maccari, è un pensionato e viene da Quingentole («terra di campioni, come i fratelli Vincenzi», dice con orgoglio). È un tifoso del Mantova, da sempre, ed è stato amico dell’indimenticato Dante Micheli, «persona affabile e squisita come pochi». Perchè tutto questo preambolo? Perchè il buon Pierangelo, proprio in memoria e nel nome di Dantèl, si è distinto nei giorni scorsi per due iniziative meritorie di cui ha beneficiato il campo d’allenamento Centrale Te. «Mi piangeva il cuore – spiega Maccari – vedere questo campo, intitolato alla memoria di Dante, in condizioni fatiscenti. Così, d’accordo con Silvano Coppini (l’addetto alla manutenzione del terreno, ndr) e la società, tempo fa decisi di sistemare le recinzioni e mi procurai 15-20 metri di rete metallica. Completata l’opera, pensai che anche le porte avrebbero avuto bisogno di una sistemata. Così, sono partito da Quingentole alle 4.30 del mattino per arrivare verso le 6 a Mantova. E mi sono messo all’opera sulle porte, con acquaragia e vernice, raschiandole e spazzolandole». In casa Mantova hanno apprezzato, ma non è stato facile convincere il signor Pierangelo a posare nella foto che vedete sopra, insieme a Morgia: «Il fatto è che non voglio pubblicità. Il mio è stato solo un gesto col cuore, in memoria di una grande persona qual era Dante Micheli. L’altra notte l’ho sognato. Sorrideva, si vede che ha gradito».