MANTOVA “Sono davvero orgogliosa della fiducia che mi è stata confermata dai miei consiglieri – dichiara Elisa Govi che è stata confermata come presidente di Apindustria Confimi Mantova – adesso è il momento di un nuovo inizio. La pandemia dovrebbe essere alle nostre spalle e con il nuovo Consiglio abbiamo avuto l’idea di individuare degli INCIPIT per il programma 2021-2024”.
E’ una sorta di manifesto programmatico quello presentato dalla presidente, costituito da 11 parole chiave e da un invito a ritornare al bello dell’impresa declinato in altrettanti INCIPIT.
“E’ un’idea che ci è venuta per visualizzare e rendere vivi gli obiettivi del programma di questo secondo mandato – aggiunge la presidente Govi – per questo invece di sostantivi abbiamo utilizzato dei verbi declinati al plurale e con al centro il noi. In un Paese dove spesso alle parole non seguono i fatti noi vogliamo metterci la faccia”.
Elisa Govi, titolare della Ciesse Paper di Borgo Virgilio, è al secondo mandato come presidente dell’Associazione ed è stata eletta all’unanimità nel primo consiglio convocato dopo le elezioni del 26 maggio.
“Il nuovo Consiglio è all’insegna della continuità nella novità. Ci sono infatti consiglieri con una grande esperienza e volti nuovi che provengono in gran parte dal nostro gruppo Giovani Imprenditori, una sorta di palestra che prepara all’ingresso tra i senior – sottolinea Elisa Govi – senza dimenticare che su 15 consiglieri ci sono 6 donne e che anche la presidente di Api Giovani è una ragazza, Anna Supino”.
I temi individuati dal Consiglio sono quelli prioritari per un’associazione come Apindustria che conta quasi 600 aziende per un totale di 15.000 addetti. Si va dalla politica alla struttura associativa, dalle relazioni tra le aziende al lavoro, dall’economia all’export per arrivare poi a comunicazione, formazione, scuola, sostenibilità e energia.
“Per ciascuno dei temi evidenziati nel programma abbiamo individuato degli INCIPIT, ovvero un invito sottolineato da un verbo che inizia sempre con il prefisso RI – evidenzia Elisa Govi – è una sorta di richiamo a fare meglio che rivolgiamo in primis a noi imprenditori e poi anche al Paese. Pensiamo ad esempio alla politica e all’incipit che dice “Rimettiamo al centro l’impresa…”. Tutto nasce dalla nostra idea che l’impresa non è un problema per il Paese ma una bella avventura fatta di persone, lavoro e passione”.
Il programma evidenzia come la politica si ricorda delle aziende solo quando deve riscuotere le tasse o quando impone loro una burocrazia asfissiante e antidemocratica. L’invito è: Rimettiamo l’impresa al centro dell’attenzione del Paese.
“In conclusione vorremmo invitare tutti a ritornare al bello dell’impresa – conclude la presidente Govi – ci piacerebbe riuscire a far capire al Paese che l’impresa è un patrimonio da tutelare e valorizzare. In un’Italia piena di musei e bellezze le AZIENDE sono capolavori che nascono da una tradizione antica che continua a rinnovarsi, creano ricchezza e valore per gli italiani di oggi e costruiscono un futuro di lavoro, qualità e innovazione che tutto il mondo ci invidia. Ribelliamoci all’idea dell’impresa come un problema e ritorniamo al bello dell’impresa”.