Il caso del tombarolo di Mantova nel bilancio 2023 dei Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza

MANTOVA Tra le attività più importanti dell’anno 2023 per i carabinieri del Nucelo tutela del patrimonio culturale di Monza c’è anche la restituzione allo Stato di oltre mille reperti di natura archeologica e altri beni culturali: manufatti in ceramica e in piombo, fibule, chiavi, spille ed anelli, ma anche tendi arco e pendenti apotropaici, che possono essere inquadrati in un ampio orizzonte cronologico che va dall’età protostorica (V sec a.C.) all’età romana sino al XX secolo. I militari, coordinati dall’Autorità Giudiziaria di Mantova, nell’ambito delle attività di controllo ai mercati e fiere di antiquariato avevano sequestrato attrezzi e materiale vario per le ricerche e scavi nonché numerosi pesi in metallo di varie dimensioni: palle per avancarica in metallo, circa 200 oggetti in bronzo e metallo di diverse forme e dimensioni, alcuni bronzetti, frammenti e vasi in terracotta. L’attività di indagine ha permesso anche di sequestrare circa 600 monete in varie realizzazioni metalliche (oro, argento e in leghe non nobili) risalenti a diverse cronologie, risultati provento di attività di scavo e ricerca condotta da un anziano di Mantova che, per tale motivo, è stato denunciato per ricettazione e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.