Goito, ancora soldi per la faccende Italgas: 70mila euro per l’imposta di registro

municipio goito comune
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GOITO a causa intentata da Italgas nei confronti del Comune di Goito non finisce mai di portare novità. Solo di recente infatti all’ente locale è arrivato un altro conto da pagare: si tratta dell’imposta di registro per l’arbitrato che era stato aperto nell’ambito dell’annosa vicenda. Una nuova mazzata (anche se molto minore rispetto alle precedenti) di 77mila euro che il Comune dovrà pagare e per la quale il Comune ha adottato un’apposita variazione di bilancio nel corso dell’ultimo consiglio.
Come spiegano il sindaco  Pietro Chiaventi e l’assessore al bilancio  Deborah, si tratta appunto dell’imposta di registro a carico del Comune che rientra nell’ambito delle spese che rientrano solitamente nell’ambito di tali vicende legali.
«Sinceramente – spiega l’assessore Izzo – ci aspettavamo la somma da pagare fosse leggermente inferiore. Aggiunge dal canto suo Chaiventi: «In ogni caso, se è totalmente a carico del Comune, provvederemo e pagheremo anche questa parte che ci spetta».
Come noto la vicenda dura ormai da anni. Inizialmente Italgas aveva richiesto al Comune un risarcimento di circa sette milioni di euro. Poi, tramite l’arbitrato e un accordo tra Comune e Italgas, l’ente locale aveva visto riconosciuto in favore di Italgas un risarcimento di circa 5 milioni di euro che sono stati pagati anche grazie a vari accantonamenti predisposti dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli ultimi anni.
Tutta la vicenda aveva visto la luce durante il mandato dell’ex sindaco  Rita Marchetti, quando il Comune intraprese la strada del riscatto anticipato delle reti del metano, con la conseguente richiesta di risarcimento da parte di Italgas. Da lì, poi, tutta la vicenda che, tra tribunale e accordi, ha visto infine il Comune pagare alla società del gas circa cinque milioni di euro. Ora, con la questione sta volgendo al termine, l’ultima richiesta: i 77mila euro come imposta di registro sull’arbitrato.

Giovanni Bernardi