Il giorno dopo gli esami: Mantova secchiona promossa a pieni voti

MANTOVA  C’è una notte prima degli esami e un giorno dopo gli esami nell’immaginario collettivo di chi ha affrontato l’esame di maturità. L’altro ieri l’Ufficio scolastico regionale ha diffuso i risultati della maturità 2024 in Lombardia, dove figura che Mantova ha la seconda percentuale più alta per quel che riguarda i maturi con lode: 2,44% dietro solo a Cremona che vanta un 2,67% dei 775 studenti lombardi che l’hanno conseguita. Mantova scivola invece al terzo posto per la percentuale di studenti maturi con 100: la Valtellina guida la classifica con il 6,64%), davanti a Cremona (6,55%), mentre Mantova i 100 sono stati il 5,65%. Mantova infine è all’ultimo posto in Lombardia per le sufficienze : i 60 sono infatti appena il 3,99%. Insomma a prescindere dalla severità o meno delle commissioni d’ esame, gli studenti mantovani fanno la figura dei secchioni. Tornando al dato complessivo dei diplomati dell’anno 2023-24, questo è risultato in linea con quello precedente. Solo lo 0,2% dei lombardi che hanno sostenuto la maturità non ce l’ha fatta. Invariata anche la percentuale di chi ha concluso il ciclo delle secondarie di secondo grado (licei e istituti tecnici e professionali) con la lode: l’1,1%. Un tasso che è comunque inferiore alla media nazionale (2,6%). Il 4,3% degli esaminati ha ottenuto la valutazione massima (100), in lieve flessione rispetto a un anno fa (4,4%), confermando la difficoltà maggiore a terminare con il punteggio più alto il quinquennio in Lombardia rispetto al dato registrato in Italia (7,2% i diplomati con 100). Studenti più preparati nelle altre regioni o commissioni più severe in Lombardia? Fatta eccezione per la Valle d’Aosta, infatti, la Lombardia assegna i giudizi più bassi. Nel confronto con le altre regioni, a suscitare qualche perplessità – anche alla luce dei risultati delle prove Invalsi, che vedono gli studenti lombardi tra i migliori d’Italia – è proprio il dato relativo alle lodi, che si possono assegnare solo agli allievi che arrivano all’esame con il massimo dei crediti (40), quindi che abbiano avuto una media superiore al 9 nel triennio. Rispetto alla scorsa estate sono diminuite le votazione di fascia alta: il 9,2% dei maturandi ha concluso con una valutazione tra 91 e 99, mentre un anno fa il dato era del 9,6%. Anche i diplomi nella fascia tra 81 e 90 sono in calo: 15,9% rispetto al 16,3% dell’anno scolastico 2022-23. Al contrario sono cresciuti gli esami superati con la sufficienza e con valori appena sopra la soglia minima. Gli studenti che si affacciano alla carriera universitaria o di specializzazione post-diploma nella fascia tra 71 e 80 sono saliti al 30,7% (30,4% un anno fa), mentre l’intervallo tra 61 e 70 ha interessato il 32% degli esaminati (31,8% nel 2022-23). Il 60, il punteggio minimo per essere diplomati, è stato raggiunto dal 6,8%, in leggera crescita rispetto al 6,4% dello scorso anno. Il bilancio complessivo dell’esame di maturità degli studenti lombardi racconta di almeno 274 bocciati – 200 (lo 0,35 per cento) tra i candidati interni e 75 (il 9,06 per cento) tra gli esterni -, ma soddisfa le aspettative, visto che questi maturandi hanno vissuto tutti gli anni delle superiori in epoca Covid.