Il mantovano Davide Pedrotti in testa alla marcia dei trattori sul festival di Sanremo

Davide Pedrotti

MANTOVA   «Speriamo di salire sul palco dell’Ariston per esprimere le nostre preoccupazioni. Saremo in quattro, le faremo dire a Giulia che è la più spigliata di noi perché il problema è rompere il ghiaccio”. Ad affermarlo all’Adnkronos è Davide Pedrotti, 41 anni, allevatore di vacche da latte: ne ha 180 di razza pezzata rossa, per fare mozzarelle a pasta filata, nella sua piccola azienda familiare di Asola.
«Intanto stasera (ieri sera per chi legge, ndr) partiamo con i nostri trattori».
Dal presidio di Brescia, dove Pedrotti sta con il suo trattore da vari giorni, una quindicina di trattori è partita e già arrivata a Roma in vista della manifestazione di venerdì, fa sapere l’allevatore. Intanto, a livello locale segnala che Riscatto Agricolo a Brescia «sta cercando di istituire un tavolo con le principali associazioni agricole: Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri purtroppo però alcune hanno declinato l’invito. E ci dispiace molto. Noi siamo in piazza e loro sono a casa ma dobbiamo lavorare tutti insieme. Noi siamo determinati», aggiunge Pedrotti spiegando che è in corso una interlocuzione con la Regione Lombardia.
Interpellato sugli annunci del governo e del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, sul possibile ripristino dell’esenzione dell’Irpef agricola, che è stata tolta con la legge di bilancio, risponde: «Vogliamo capire bene, perché l’agricoltura è fatta di medie e piccole imprese e dovrebbe essere esentato chi ha più difficoltà e non gli industriali che comprano le terre. Prima non c’erano i soldi e ora li hanno trovati di colpo: vediamo».
Come noto, in varie città e in varie zone d’Italia ormai da una decina di giorni sono in corso proteste da parte degli agricoltori, con presidi e manifestazioni a bordo di trattori e dei mezzi agricoli per far sentire la propria voce nei confronti del governo.