PORTO MANTOVANO “Avanti tutti insieme e sognate in grande” sono le parole di papa Francesco che sintetizzano l’obiettivo del prossimo incontro organizzato dal Laboratorio di Civiltà.
“Lavorare giovane”, questo è il titolo della serata che si svolgerà venerdì 10 giugno con inizio alle ore 20.30 presso la biblioteca monastica del Polirone in via Dugoni a San Benedetto Po.
Il Laboratorio di Civiltà è formato da Acli Mantova, Apindustria Confimi, Cisl Asse del Po, Confcooperative Mantova, Confartigianato Mantova, Confcommercio Mantova, Coldiretti Mantova, in collaborazione con la Caritas e la Pastorale Sociale del Lavoro, per rafforzare il senso di comunità e la convivenza civile..
L’incontro di venerdì è focalizzato sul tema del lavoro giovane visto attraverso l’esperienza di chi sul territorio lavora concretamente sul tema delle nuove generazioni e di chi ha fatto tesoro dell’esperienza benedettina.
Dopo i saluti introduttivi del sindaco di San Benedetto Po, Roberto Lasagna, e del presidente di Confartigianato Lorenzo Cappelli in rappresentanza del Laboratorio sarà la volta del parroco emerito don Albino Menegozzo che parlerà della regola Benedettina tra ieri e oggi. Poi don Jury Marinelli affronterà il tema dei Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, e ci sarà una testimonianza sui giovani della consigliera comunale Elisa Franzini.
Al termine è previsto l’intervento del formatore Massimo Folador che parlerà di etica del lavoro alla luce della regola.
Le conclusioni saranno a cura di mons. Gianmarco Busca, vescovo di Mantova.
L’idea dell’incontro nasce proprio dalla voglia di rivolgersi alle nuove generazioni che sono il nostro presente e soprattutto il futuro, sia analizzando i giovani mantovani e la loro condizione e sia le esperienze positive nel nostro territorio. Il collegamento con l’esperienza benedettina, nasce proprio dal ricercare esperienze e modelli di vita che avevano come fondamento l’attenzione all’uomo in armonia con l’ambiente. Tema ben rappresentato dall’enciclica “Laudato sì”. Le nuove generazioni, l’etica del lavoro e il rapporto con l’ambiente sono un punto di partenza irrinunciabile per cominciare ad immaginare un futuro all’insegna dell’inclusione e della sostenibilità.