Palazzi insiste su rilancio e cultura

MANTOVA Lo scrivo: ci sono incontri, seppur parte del lavoro, da cui bisognerebbe preservarsi. Perché più passano gli anni maggiore è la difficoltà emotiva nell’affrontarli: tra questi l’appuntamento di ieri alla Madonna della Vittoria. Tema: “La cultura per il futuro delle città”. E fin qui nulla di pericoloso. In apertura, però, tre brani composti da Stefano Gueresi. E l’iniziativa in ricordo di Daniela Ferrari. Allora arriva il difficile. Ma proseguiamo professionalmente: ad aprire la serata è stato il presidente degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Italo Scaietta, che ha annunciato la presenza in sala della figlia e della sorella di Daniela Ferrari, Cecilia e Nadia. All’evento erano presenti anche, tra gli altri, il soprintendente Gabriele Barucca, il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso e l’assessora comunale Alessandra Riccadonna. A tracciare un ricordo della persona di cultura Daniela Ferrari è stata Claudia Bonora, presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, carica che Ferrari ha ricoperto per diversi anni.
“Una studiosa attenta – così Bonora ha descritto Ferrari – impegnata nella divulgazione del patrimonio storico mantovano, del quale ha costruito una sorta di architettura, in cui il passato diventi lezione per il presente verso il futuro”.
Dopo i primi incontri un poco formalizzati dal rigore di Daniela Ferrari, tante e preziose sono state le collaborazioni tra lei e il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, intervenuto per ricordare la storica e configurare un suo concetto di città, ossia di un luogo nel quale lo spazio urbano e la società si intreccino, alla ricerca di una risposta edilizia alle esigenze dei cittadini. Facendo in questo modo politica, nel senso più nobile del termine. La cultura, per il primo cittadino, va infatti interpretata come capacità di riannodare i fili del tessuto sociale, di sprovincializzare una realtà, di dare nuova vita a luoghi restaurati e ripresi, ma che hanno poi bisogno di essere fruiti, come le Pescherie di Giulio Romano, il nuovo parco del Te o il Palazzo del Podestà.
Io posso solo aggiungere il mio personale ringraziamento a Daniela Ferrari per il suo entusiasmo e interesse nell’aver composto la parte storica del libro “A tavola con l’imperatore”, che ho realizzato per Il Rio con Claudio Pelladoni, Gabriele Conte e Gian Maria Pontiroli, in collaborazione con Fondazione Palazzo Te e La Voce di Mantova. Perché senza il suo supporto, mai mancato pure nei momenti più difficili, il volume non sarebbe mai uscito. Mi dispiace averla conosciuta per poco tempo, ma sono felice di averla incontrata sul mio cammino.
Ilaria Perfetti