Lavori al Ducale per 20 milioni di euro

MANTOVA Una dozzina di cantieri, tra quelli in essere e di prossima partenza, per lavori che ammontano a circa venti milioni di euro di investimento, tra appalti già avviati, finanziamenti assicurati ma non ancora in progettazione e fondi probabili ma ancora non certi, come quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: questa al momento la realtà di Palazzo Ducale. Una struttura che nei prossimi anni diventerà più sicura e fruibile, oltre che ancora più splendida. Grazie all’impegno di un ristretto organico, che porta avanti questa intensa e complessa attività.
“Attualmente uno dei cantieri in corso è quello per il Casino delle Guardie Nobili – spiega il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso – che si dovrebbe concludere intorno alla metà del 2023, come primo lotto. Poi siamo in attesa dei finanziamenti per avviare il secondo lotto, quello che ci permetterà l’intervento sul piano nobile, destinato a ospitare il Museo dell’Arte dell’Ottocento e del Novecento. Una operazione complessa, di miglioramento strutturale, impiantistica e predisposizione per la funzione museale cui il locale è destinato. Il pianterreno ospiterà laboratori per artisti e appartamenti per artist in residence, oltre alla futura sede della Società per il Palazzo Ducale. Una attività sostenuta da fondi del Pnrr, per 1.300.000 euro e di cui si vedrà probabilmente la parte finale nel 2025. In fase conclusiva è anche il cantiere delle tre torri, che riguarda il miglioramento strutturale e statico delle torri del castello partendo dalle sommità e scendendo fino alle carceri dei martiri di Belfiore, area che sarà oggetto di un secondo lotto di interventi, sempre con finanziamenti Ales. Ora è in corso la progettazione dei lavori, che comprende il restauro delle superfici, di cui si occupa Daniela Marzia Mazzaglia. Sta procedendo, inoltre, il cantiere sul cortile della Cavallerizza, mentre è quasi terminato il restauro della galleria dei Mesi. Sono poi arrivati dei finanziamenti specifici dal Ministero per il recupero della loggia di Eleonora, un ulteriore impegno fino a pochi mesi fa non preventivato. Tra i lavori principali in partenza ci sono tre grossi cantieri, che inizieranno entro l’estate. Adesso siamo in vista della stipula dei contratti, poi dobbiamo solo attendere le tempistiche di legge per l’avvio delle opere. Il lotto singolarmente più cospicuo è rappresentato da un finanziamento di quasi cinque milioni di euro per l’Armeria del Palazzo del Capitano, con il miglioramento sismico, interventi di impiantistica e rifunzionalizzazione dei mille metri quadrati di spazio monumentale con vista su piazza Sordello. Questo lavoro dovrebbe a concludersi entro il 2025. Si sono poi accorpati due lotti del finanziamento FSC, che riguardano l’ingresso del castello e l’appartamento grande di castello, ossia la sequenza di ambienti che parte dalla torre di ingresso e si sviluppa al pianterreno, passando successivamente per lo scalone di Enea, le sale sala di Manto, dei Capitani, dei Marchesi e la loggia del Tasso, con interventi strutturali e di carattere architettonico, miglioramento sismico, rifunzionalizzazione, ritocchi sulle superfici con stucchi e affreschi. La base di gara dei lavori è di quasi 2.800.000 euro. Tale attività comporterà la riorganizzazione dell’ingresso al castello, con un miglioramento delle condizioni micro-climatiche per chi ci lavora e una idonea accoglienza per il pubblico. Cantiere da 800.000 euro per il giardino dei Semplici, anche qui con adeguamento sismico e di accessibilità per la zona, con inizio dei lavori previsto per il mese prossimo. Si aggiunge un finanziamento di 500.000 euro per il restauro del cortile dei Cani, progettazione coordinata da una equipe mantovana, come anche la progettazione di un intervento da 600.000 euro che riguarda affreschi, stucchi e intonaci nell’ingresso del voltone di D’Annunzio, sul voltone stesso e sul prospetto verso il Casino delle Guardie Nobili. Ci sarebbero poi da progettare lavori per altri 2.800.000 euro, ma in questo momento non è possibile procedere, perché il carico di lavoro sarebbe eccessivo. Tra i professionisti che prendono parte alle attività ne annovero alcuni, perché andrebbe ringraziato chiunque abbia collaborato, su ogni cantiere: l’architetto Antonio Giovanni Mazzeri, in funzione di Responsabile unico di progetto (Rup) di larga parte degli interventi. Con lui collabora l’architetto Alice Festa. Fabrizio D’Amato si occupa di un grande cantiere di impiantistica del Palazzo e sta gestendo un altro complesso progetto per l’antincendio, Daniela Marzia Mazzaglia cura gli interventi su superfici decorate e intonaci. Verena Frignani, Anna Maria Basso Bert, della Soprintendenza di Brescia, e Daniela Lattanzi, del Segretariato Regionale, hanno collaborato e collaborano su alcuni appalti. Negli ultimi mesi, infine, abbiamo avuto il prezioso aiuto di tirocinanti dell’Ordine degli Architetti, nello specifico di Monica Coghi ed Eleonora Colombini. Per non parlare poi della parte amministrativa, che ha impegnato diverse persone in ufficio; giusto per fare qualche nome: Ylenia Apollonio, Francesca Freno, Antonio Ricci e Franco Sacchetti”.