MANTOVA Sembrava una distinta signora, peraltro insospettabile, dato il posto in cui si trovava, invece si è rivelata un’abilissima borseggiatrice. Questo nella denuncia di un professionista 47enne di città che lunedì 11 si è recato dal proprio medico di base con ambulatorio in via San Crispino. L’uomo, sofferente di colica renale in corso, e sotto effetto di potenti antidolorifici, aveva appoggiato la propria borsa sul davanzale della finestra della sala d’attesa, aspettando che venisse il proprio turno. In essa, anche il portafoglio con 200 euro appena prelevati al bancomat, oltre a tutti i documenti e tessere, fra cui bancomat e carta di credito.
Nel frattempo, uscita dall’ambulatorio, una signora dell’età presunta di 65 anni, appoggiava sullo stesso davanzale anche la propria borsa, e fingendo di cercarvi qualcosa, in realtà infilava la mano nell’altra, senza destare sospetti. Il tutto in pochi secondi, prima di infilare la porta d’uscita.
Solo poi all’uomo è venuto il sospetto che potesse essere accaduto qualcosa di spiacevole: un rapido controllo infatti lo accertava della scomparsa del portafogli. A quel punto non restava che farsi dare dal medico il nome della donna appena uscita dal suo gabinetto di visite, ma questi, rispettando la normativa sulla privacy, lo ha forzatamente indirizzato a sporgere denuncia, e solo allora, su istanza delle forze dell’ordine, lui avrebbe potuto rivelare il nome.
Detto, fatto. La denuncia ai Carabinieri ha sortito l’indagine e una denuncia alla donna per furto aggravato con destrezza.