Preso a sprangate per strada per una lite via Instagram: denunciati 4 giovani. Uno per tentato omicidio

MANTOVA  Nella notte tra sabato 2 e domenica 3 settembre, un ventunenne di nazionalità indiana è stato aggredito da un gruppo di connazionali nei pressi dell’area della Favorita di Mantova. A seguito dell’imboscata la persona offesa veniva ricoverata presso l’Ospedale Poma ove gli veniva diagnosticato un forte trauma cranico e si certificava una prognosi iniziale di 30 giorni.

Immediatamente, intervenivano sul posto le Volanti della Questura oltre agli specialisti della Squadra Mobile che acquisivano tutti gli elementi investigativi utili. In particolare, si riscontravano le prime, frammentarie, dichiarazioni della persona offesa con le informazioni fornite dai testimoni oculari e si iniziava una lunga analisi di tutte le telecamere di sorveglianza presenti nella zona ed in quelle attigue al fine di ricostruire compiutamente la vicenda. Molti dei soggetti coinvolti venivano identificati compiutamente attraverso il riscontro dei video raccolti con le foto pubblicate sui profili social, in particolare sul sito Instagram.

Gli accertamenti esperiti permettevano così di acclarare che l’agguato era stato posto in essere per futili motivi legati a litigi sulle piattaforme social tra soggetti di nazionalità indiana. Pertanto, raccolti tutti gli elementi di prova, la Squadra Mobile deferiva alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova quattro soggetti, di cui 3 di nazionalità indiana e 1 di nazionalità pakistana, di età compresa tra i 20 ed i 28 anni, residenti nella bassa mantovana, per i reati di lesioni aggravate dall’uso di arma impropria e, nei confronti di uno di essi, indiziato per il colpo di bastone al capo della persona offesa, per il reato di tentato omicidio. Tra l’altro, tutti gli indagati annoverano numerosi e gravi precedenti di polizia quali, rapina, associazione a delinquere, porto abusivo di armi, rissa, lesioni e omicidio stradale.

Sulla base dell’informativa pervenuta dalla Polizia di Stato, la Procura virgiliana emetteva a carico degli indagati dei decreti di perquisizione personale e domiciliare che venivano eseguiti nelle primissime ore di questa mattina, da parte di numerose pattuglie della Squadra Mobile.

L’operazione compiuta, denominata convenzionalmente “INSTAGRAM REVENGE”, ha permesso di rinvenire nella disponibilità degli indagati numerosi riscontri probatori quali: 3 smartphone; 2 bombolette spray urticanti al peperoncino; una riproduzione di una pistola revolver di tipo “scacciacani” priva di tappo rosso e con numerosi colpi di cui alcuni esplosi, 2 maschere carnevalesche utili a nascondere il volto nonché numerosi bastoni e spranghe in ferro.

Un particolare ha inoltre allarmato gli operatori: nell’abitazione di uno degli indagati, accanto ad una finestra sita al primo piano che dava sulla pubblica via erano custoditi all’interno di un secchio numerosi “sanpietrini” con l’evidente scopo di allontanare eventuali malintenzionati che si avvicinavano alla abitazione.