Tea, arriva il colosso dei servizi funerari con 1,5 milioni

MANTOVA Pure nel limbo della ufficiosità informativa, parrebbe data per certa la vendita del ramo funerario della Tea a un colosso internazionale impegnato nell’incetta delle grandi case italiane legate alle onoranze funebri. Un affare che porterebbe nelle casse di via Taliercio circa 1 milione e mezzo di euro. Una boccata d’ossigeno, rispetto a una passività di Tea servizi funerari (Tsf) che perdura da tempo con cifre sostanziose che si aggirano attorno ai 200mila euro l’anno.
Quanto all’identità del gruppo interessato la voce ricorrente è quella di Hofi Spa, holding company del più grande gruppo di onoranze funebri italiano controllata da Augeo 3 Spa, società di partecipazioni costituita in partnership tra Augens Capital e Bank of Montréal. Ed è proprio Hofi che da tempo sta assorbendo le principali imprese funebri italiane, dalla San Siro di Milano e alla Of Generali di Brescia, e a discendere sino alle maggiori realtà del settore delle Marche e dell’Umbria.
La due diligence di approfondimento condotta sul ramo delle onoranze virgiliane della Tea avrebbe portato alla stima di 1,5 milioni, che molti ritengono essere riduttiva rispetto agli stessi beni che Tof porterebbe in dote, tra cui la comproprietà della Casa funeraria della Spolverina e i sette mezzi per il trasporto delle salme. Il tutto senza le dovute garanzie di salvaguardia occupazionale per la ventina di dipendenti. Dato, questo, che pone in stato di inquietudine le rappresentanze sindacali.
A scanso di equivoci, sia detto che Tof non ricomprende l’altro ramo di Tea impegnato nel servizio al “caro estinto”, ossia Tea servizi cimiteriali (Tsc), che invece configura un pilastro in grande attivo della multiutility. In questo caso i soli crematori attivi nel cimitero di Borgo Angeli rappresentano un punto di forza della società che serve non solo la provincia virgiliana, ma anche molte delle province contermini. Per Tsc non si parla affatto di dismissione, quanto semmai di progetti espansivi anche in vista degli appalti calendarizzati entro il 2026 per tutto il gruppo. A quella data che rimetterà in discussione la gestione dei rifiuti Tea si propone di includere anche i servizi cimiteriali non solo del capoluogo, ma anche di tutti gli oltre 40 comuni mantovani che rientrano nella compagine assembleare. Un business, si passi il termine, che evidenzia prospettive di ampio respiro nel piano industriale.