Raid al distributore, a processo anche l’ultimo imputato

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MANTOVA – Stando alle accuse avevano messo a segno un colpo ai danni di una stazione di servizio. A processo, per furto aggravato in concorso, erano quindi finiti tre italiani tutti residenti nel Cremonese. Nello specifico i fatti a loro ascritti, occorsi a Canneto sull’Oglio, risalivano alla notte tra il 7 e l’8 novembre 2016. In siffatta circostanza infatti, il gruppo, come ricostruito dai militari dell’Arma, si era reso responsabile di un raid perpetrato all’indirizzo dell’area di servizio “Occhio al prezzo”. Tramite ausilio di un flessibile infatti la banda era riuscita a sradicare dall’area carburanti una colonnina self service con all’interno 3.965 euro. Non mancando però di lasciare sul posto importanti tracce del loro passaggio come le macchie di sangue, relative al ferimento di uno di loro. Le indagini, anche grazie ai filmati di videosorveglianza dell’impianto, avevano portato i carabinieri ad individuare due soggetti. A seguito di perquisizione domiciliare erano quindi stati rinvenuti gli strumenti utilizzati e parte della refurtiva. Una volta rinviati a giudizio avevano così entrambi scelto di patteggiare mentre per il terzo, chiamato in causa dai presunti complici, l’opzione difensiva era ricaduta sul rito ordinario. Ieri è proseguito il processo instaurato a quest’ultimo, un 38enne di Isola Dovarese il quale, davanti al giudice Gilberto Casari, ha ricusato ogni addebito, indicando di essere stato tirato in ballo per una vendetta degli altri nei suoi confronti.