Su 700mila euro di donazioni il 68% è andato in ambito socio-sanitario

MANTOVA – Quasi 700mila euro. A tanto hanno ammontato le erogazioni al territorio da parte della Fondazione Banca Agricola Mantovana nel corso dell’anno che sta per concludersi, a favore di 54 interventi. La maggior parte, oltre 470mila (68% del totale annuo), sono state indirizzate all’ambito sociale soprattutto per l’emergenza sanitaria. Non è comunque mancato il supporto al Settore culturale e alla Salvaguardia del Patrimonio Artistico a cui sono stati destinati oltre 165mila euro (24%) e all’Istruzione e Ricerca Scientifica con 57.800 euro (8%). «La coperta è sempre quella», ha spiegato Fiorenza Bacciocchini, direttore della Fondazione, «abbiamo dovuto allocare le risorse in maniera diversa, dando priorità all’ambito sanitario con le donazioni agli ospedali, alle Rsa e agli enti terzi». Per il 2021 l’obiettivo è quello di contribuire a superare le conseguenze generate dalla grave crisi derivata dalla pandemia, preservando come Fondazione la flessibilità di intervento e favorendo il dialogo fra gli attori del territorio. «In particolare, per l’ambito dell’Istruzione continuerà la collaborazione con il Politecnico di Milano nel Polo territoriale di Mantova con la borsa per il dottorato di ricerca, altri premi al merito degli studenti oltre a un focus formativo», ha aggiunto Bacciocchini. La Fondazione, che ha contribuito al restauro degli arazzi di Raffaello, non sarà invece coinvolta nella pubblicazione dei lavori prevista per il secondo semestre del prossimo anno. Rimane forte il legame con la Provincia mantovana. «Nel 2021 saremo al fianco del Comune di Quingentole per la mostra dedicata a Lanfranco», ha anticipato ancora il Direttore, «cerchiamo sempre di mantenere un equilibrio tra le iniziative della città e il territorio provinciale, anche se forse le prime emergono di più perché certe istituzioni hanno sede a Mantova. Palazzo Te, per esempio, non è solo una risorsa della città ma piuttosto nazionale». La grande novità è la donazione dell’immobile Ca di Pom, ricevuto nel 2001 dal pittore Vanni Viviani, al Comune di San Giacomo delle Segnate.