ACQUANEGRA – Dal primo gennaio scatteranno gli aumenti alla casa di riposo Angiola Ricciardelli determinati dal Comune, con la tariffa che aumenta di 3,5 euro al giorno. La retta giornaliera a carico degli ospiti della casa di riposo del paese in riva al Chiese è stata rideterminata dalla Giunta comunale, in 50 euro, tre euro e mezzo in più al giorno rispetto ai 46.50 che erano la tariffa rimasta inalterata dal 2015. Il Comune in riva al Chiese gestisce, infatti, il servizio di Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani “Angiola Ricciardelli”, e con proprio atto deliberativo si è dato indirizzo al responsabile dei servizi sociali di attivare la procedura di gara per l’affidamento dell’appalto dei servizi socio-assistenziali, sanitari, alberghieri e generali presso la struttura, con inizio del servizio dal 1° gennaio 2020. Nel provvedimento adottato dall’esecutivo presieduto dal sindaco Monica de Pieri si specifica che i prezzi del servizio erano rimasti immutati ormai da quattro anni e che la decisione di adeguarli è legata all’avvio della procedura per la nuova gara d’appalto dell’affidamento dei servizi socio-assistenziali, sanitari, alberghieri e generali alla Rsa Ricciardelli. E che se ora alla Cooperativa Sociale Kcs Caregiver viene riconosciuto un canone annuo di 910mila euro, la base presunta per la nuova gara di appalto ammonta a 983mila euro. Da qui la necessità di adeguare la retta giornaliera, a decorrere dal 1° gennaio 2020, al fine di provvedere alla copertura parziale dei maggiori costi derivanti dalla nuova gara, dato atto che gli attuali costi derivano dall’applicazione di un vecchio contratto del 2012. L’importo della nuova retta giornaliera è comunque stato determinato in via provvisoria e potrà essere soggetto a revisione in seguito alla conclusione della procedura di affidamento del servizio. Il capogruppo dell’opposizione ed ex sindaco, Erminio Minuti , sulla questione degli aumenti che scatteranno alla Rsa Ricciardelli critica la decisione e sostiene che «L’aumento poteva venire tamponato dal Comune. Oppure, se proprio doveva esserci, doveva portare anche dei servizi aggiuntivi».
Paolo Zordan