MANTOVA Avevano nascosto la droga addirittura dentro a peluche e giochi per bambini. Ma l’arrivo delle Squadre Mobili di Mantova e Verona aveva impedito che lo stupefacente potesse finire sul mercato dello spaccio. Il blitz, in un appartamento di Monzambano, era scattato su iniziativa delle due questure a fine dicembre 2017. Gli agenti, oltre al materiale per il confezionamento e la pesatura, avevano rinvenuto un chilo di cocaina e 56 grammi di hashish, destinati molto probabilmente alla zona del Garda bresciano e veronese oltre che alla provincia virgiliana. In manette erano così finiti Eugen Nicolae Pop, 29enne rumeno e sua sorella di 25 anni. Il giudice aveva convalidato l’arresto di entrambi: l’uomo era stato sottoposto alla misura dei domiciliari in attesa del processo, mentre alla sorella non erano state applicate misure restrittive. Agli agenti era arrivata una soffiata secondo la quale al 29enne era appena arrivata una partita di droga piuttosto cospicua. Subito erano partiti appostamenti e pedinamenti e a stretto giro gli indizi a disposizione degli investigatori si erano fatti via via sempre più concreti. Al momento dell’irruzione, il 29enne era stato sorpreso senza vestiti; invitato a ricomporsi per partecipare alla perquisizione il 29enne si era infilato una maglietta tentando per tutta risposta di darsi alla fuga venendo però subito bloccato. Dentro la maglietta aveva occultato un involucro contenente circa 60 grammi di cocaina. Gli arresti erano scattati in contemporanea ad un altra operazione che aveva portato la sezione antidroga della questura di Mantova a sequestrare poco meno di un quintale di marijuana a Solferino. Ieri mattina il 29enne, comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare Gilberto Casari, ha patteggiato 3 anni e 6 mesi di reclusione oltre a una multa da 16mila euro. (loren)