Piazza Sordello a ritmo di pop con gli OneRepublic. In 9mila ad applaudirli

MANTOVA Attesissimi, 9 mila i fan che sono accorsi a vederli, ieri sul palco di piazza Sordello hanno cantato gli OneRepublic. ospiti della rassegna musicale Mantova Summer Festival. C’era la formazione storica con Ryan Tedder, voce, basso, chitarra acustica, pianoforte, tastiera, sintetizzatore, Zach Filkins, voce, chitarra, viola, violino, Eddie Fisher alla batteria e percussioni, Drew Brown alla chitarra, basso, tastiera, xilofono, cori e Brent Kutzle al basso, violoncello, violino, tastiera, sintetizzatori.
Due ore di musica ininterrotta tra nuovi e vecchi successi, quelli ce li hanno resi famosi, un concerto che ha trasformato la grande piazza in un parterre in piedi, del resto siamo di fronte a una delle band pop-rock più ascoltate al mondo, con oltre 38 miliardi di stream e 20 dischi di platino in Italia all’attivo e che continua a collezionare un successo dopo l’altro e a dominare le classifiche globali entrando a far parte con le loro canzoni delle colonne sonore di numerosi film.
La performance dei due artisti che hanno fatto da supporto agli OneRepublic sono state di buon livello, Mishaal Tamer e Tom Gragory. Due giovani assolutamente talentuosi che hanno suonato i loro successi in attesa dele star che si sono palesate sul palco verso le 21.30.
L’atmosfera è bollente, e non solo per il clima di questi giorni veramente caldo, ma anche per i fan che intonano e ballano ogni canzone di una scaletta musicale zeppa di di successi della band americana, da Stop and Stare a Good Lie, passando per Secrets e Rescue Me. Subito dopo “Love Runs Out”, questo pezzo, se bene del l 2014 – viene dal loro terzo album Native – è un crescendo di energia dirompente. Ryan a questo punto chiacchiera con il pubblico, racconta che sta facendo questo tour per l’Italia, tutta bellissima dice, ed arrivato a Mantova è rimasto estasiato «Una città da togliere il fiato, la più bella che io abbia visto ui in Italia. Girando ho mangiato tantissimo e molto, molto bene, Voi stasera qui, ballando sulle note delle nostre canzoni, perderete almeno tre chili”, urla al sui fan, Un avvio, quindi, sicuramente scoppiettante che si placa con una parentesi tra l’acustico e il cantato, il frontman Tedder – che scambia battute con il pubblico ironizzando sulla camicia che indossa e raccontando di avere collaborato con i Negramaro – esegue al pianoforte alcuni brani, come Halo e Burn, composti e in alcuni, casi anche prodotti, per altri colleghi quali, avendo scritto e prodotto pezzi per Adele, Beyoncé, U2, Maroon 5, Myley Cyrus, Madonna, Justin Bieber, Taylor Swift, Paul McCartney, Stevie Wonder e Ariana Grande.
Dopo il questo momento tra il nostalgico e il ricordo, gli OneRepublic fanno ritornare al presente il numero pubblico con le recenti Runaway e I Ain’t Worried, quest’ultima colonna sonora del film campione di incassi “Top Gun: Maverick“ e alcune hit che li hanno visto collaborare con alcuni artisti del calibro internazionale, su tutte l’iconica Apologize featuring con Timbaland.
Solo per i più accaniti fan della band d’oltreoceano è giusto sottolineare che la canzone Runaway, uno dei più recenti singoli, è stata premiata con un video girato durante il tour in Asia e in ben otto città del Sudest Asiatico tra cui Hong Kong, Manila, Jakarta, Singapore, Kuala Lumpur, Bangkok, Taipei e Tokyo.
Le suggestiva location sono sicuramente lo scenario perfetto per descrivere l’essenza del brano e del video all’insegna del viaggio e dell’esplorazione.
Tornando all’evento che ha, giusto per ricordare ai più scettici riguardo alla scelta dei big portati a Mantova, radunato 9 mila persone. il gran finale è stato affidato, e non poteva essere se non così, a quelle che rappresentano le tre canzoni più conosciute del gruppo: I Lived, Counting Stars, durante l’esecuzione della quale la location si trasforma in una marea di stelle grazie ai flash degli smartphone per un colpo d’occhio da brividi, e If I Lose Myself. La band prosegue il tour italiano e domani sarà a Lucca per il Lucca Summer Fest.
Chissà magari, tra un paio d’anni con altri grandi successi, tornerà a riempire piazza Sordello. (s.c.)