Castellucchio, raddoppio ferroviario: “Un’opportunità se ben gestita”

CASTELLUCCHIO – «Durante il consiglio comunale oltre ad aver votato la copertura della pista polivalente, si sono dibattuti due argomenti da noi proposti e che nelle sedute precedenti il sindaco aveva escluso dall’ordine del giorno impedendo così il confronto politico». Parte da questo presupposto la riflessione compiuta dal consigliere della civica Castellucchio Visione d’Insieme, Giovanni Bevilacqua al termine delle seduta consigliare dello scorso 1° luglio.
«Riguardo all’interrogazione – prosegue l’esponente dell’opposizione – sul regolamento del trasporto scolastico, l’assessore all’istruzione, pur riconoscendo che il documento appena approvato non è chiaro sul punto fondamentale della consegna degli allievi della scuola primaria ai genitori o a persone da loro delegate, ha affermato che il regolamento può essere lasciato così perché, in passato, non è mai successo nulla. Della serie aspettiamo che succeda qualcosa e poi vedremo. Stiamo parlando dei nostri bambini. La discussione sull’interpellanza – precisa Bevilacqua – riguardante la richiesta di realizzare un sottopasso ciclopedonale durante i prossimi lavori per il raddoppio ferroviario ha ribadito la mancanza di visione del futuro dell’amministrazione locale che sfocia in sfiducia e pessimismo contagiosi. Il sindaco, Romano Monicelli, ha affermato di essere stato contrario alla realizzazione del raddoppio ferroviario sin dall’inizio, cioè dal 2019. I lavori per la sua realizzazione causeranno molti problemi a servizi e viabilità pubblica: questa la sua motivazione. Il raddoppio ferroviario, grande opportunità se ben gestita, creerà problemi a servizi e viabilità, è noto. Sono trascorsi ben 4 anni, tuttavia, in cui la nostra comunità avrebbe potuto condividere idee ed elaborare progetti con la collaborazione di tutti per ridurre l’impatto negativo dell’opera trasformandola in vantaggiosa. L’unica cosa – aggiunge il consigliere di Castellucchio Visione d’Insieme – che il nostro sindaco ha proposto è la realizzazione del prolungamento di una via interna, via Gandolfo, che non ha nulla a che vedere con il raddoppio ferroviario e che accentuerà i problemi di viabilità interna. Grazie ai lavori lungo la ferrovia, si sarebbe potuto realizzare un collegamento in tempi rapidi e costi accettabili per il passaggio del traffico pesante.
Il sindaco non ha voluto ascoltare. Preferisce scaricare tutte le responsabilità dei futuri disagi su Rfi. La tecnica del “ve l’avevo detto” costa meno fatica e porta più voti che cercar di trasformare i problemi in opportunità. Da troppo tempo nel nostro Comune non siamo più abituati al dialogo politico. Non esiste dialettica e confronto. Non esiste informazione e ascolto».