Ospedale Oglio Po, nel suo futuro tanti investimenti per migliorare i servizi

CASALMAGGIORE – Ospedale Oglio Po: un punto di riferimento per l’intera area casalasca-vidanese che negli ultimi anni è stato al centro della cronaca anche per le vicende che, suo malgrado, lo hanno visto protagonista. Ora, però l’attenzione è rivolta alle migliorie che si stanno apportando (e saranno apportate) prossimamente.
Tante le azioni intraprese dall’Asst di Cremona per l’ospedale di Vicomoscano: interventi che vanno dal potenziamento della linea dell’emergenza-urgenza, alla trasformazione delle unità operative da semplici a complesse (come ortopedia e pronto soccorso), fino all’implementazione dell’attività ambulatoriale che attualmente vanta ben 30 diverse specialità. Azioni cui si aggiungono i lavori in programma per il prossimo futuro che vanno dalla riqualificazione antincendio ed antisismica, alla sistemazione delle facciate e delle coperture per quasi 30milioni di euro e gli ulteriori 3milioni di euro stanziati per le nuove apparecchiature.
Proprio parlando di nuovi macchinari, nei giorni scorsi è stata consegnata ed installata la nuova risonanza magnetica – un impianto da 1,5 Tesla – che permetterà di migliorare il servizio di diagnostica offerto dal presidio ospedaliero. Un investimento importante costato all’Asst di Cremona oltre un milione di euro e reso possibile dai fondi del Pnrr. Investimento cui vanno aggiunti gli oltre 300mila euro per l’adeguamento dell’area, da ben 133 metri quadrati, destinata ad ospitare il nuovo macchinario. La risonanza – uguale a quella installata all’ospedale di Cremona -, stando alle previsioni, entrerà ufficialmente in servizio ad inizio del prossimo anno.
La radiologia non sarà, però, il solo reparto a beneficiare di strumentazioni all’avanguardia: nel piano di acquisti 2024-2026 l’Asst ha, infatti, inserito anche un aggiornamento del servizio di gestione della dialisi
E sempre parlando di migliorie va ricordata la realizzazione del nuovo Day Hospital Oncologico, inaugurato lo scorso anno e recentemente entrato in servizio, progettato secondo standard all’avanguardia volti a creare centri che tengano in considerazione non solo la cura fisica del paziente ma anche quella, altrettanto importante, psicologica di chi deve sottoporsi a difficili e pesanti cure.
Parlando di futuro, inoltre, buone notizie sono arrivate anche per il reparto di Cardiologia di cui è stato nominato il nuovo primario dopo le difficoltà affrontate nel periodo estivo a causa delle carenza di personale. Ancora aperta, invece, la questione legata al punto nascite, chiuso nel 2018, per cui il territorio sta intraprendendo una nuova battaglia per riuscire a riaprire il reparto.