Riaperto il ponte di barche di Torre d’Oglio

TORRE D’OGLIO (VIADANA) Taglio del nastro ieri per lo storico ponte di barche, riaperto dopo due mesi di lavori volti a potenziare la struttura che potrà così garantire una maggiore tenuta anche in caso di magra del fiume Oglio. Interventi mirati anche a risolvere l’ormai sempre più frequente problema legato all’attraversamento della struttura da parte di mezzi pesanti che restavano, puntualmente, incastrati causando non pochi problemi. Un importante intervento costato ben 700mila euro messi a disposizione della Regione.

Un’opera importante per una delle strutture simbolo del territorio che in passato è stata spesso nota per le sue frequenti chiusure. Problema che, con i lavori ieri inaugurati, la Provincia di Mantova si augura possa diventare un vecchio ricordo. L’intervento ha, infatti, riguardato la sostituzione delle vecchie chiatte con altre che dovrebbero non solo garantire minore manutenzione ma anche una maggiore tenuta, e dunque sicurezza, in caso di magra del fiume. Nello specifico, si tratta di due barche nel lato di Cesole e due nel lato di San Matteo delle Chiaviche. Installati, inoltre, dei portali agli ingressi della struttura per impedire l’ingresso sul ponte ai mezzi pesanti dopo che negli ultimi mesi tanti sono stati i camion rimasti incastrati.

Ieri, come detto, il taglio del nastro alla presenza del presidente della Provincia Carlo Bottani che si è detto più che soddisfatto dell’intervento e di vari rappresentati delle Istituzioni locali tra i quali i sindaci di Viadana, Nicola Cavatorta, e di Marcaria, Carlo Alberto Malatesta. «Siamo molto contenti di questa riapertura dopo due mesi di lavoro – ha detto Cavatorta -. Va riconosciuto l’impegno delle Istituzioni per un ponte così importante sia per la viabilità che per la storicità della struttura stessa». Soddisfatto anche il sindaco Malatesta che ha, a sua volta, ricordato l’importanza del ponte «sia da un punto di vista paesaggistico che turistico. Mi auguro che questi lavori riducano ulteriormente le chiusure della struttura».