Scomparso Sandro Dori, uno degli ultimi caratteristi del cinema italiano. Era originario di Ostiglia

OSSTIGLIA  – Caratterista, ovvero attore non protagonista ma che, per la sua capacità di dare vita a figure umane di particolare espressività o singolarità, rappresenta un elemento in grado di far compiere il salto di qualità decisivo a una pellicola: un ruolo che nel cinema italiano ha regalato volti indimenticabili e che, con l’evoluzione (e per certi versi la fine) della commedia all’italiana, è andato via via scomparendo. Con la morte di  Sandro Dori se ne va un altro dei protagonisti di questo ruolo apparentemente secondario eppure così prezioso.  Alberto Schiappadori, questo il suo vero nome, era nato a Ostiglia nel 1938 e dalla cittadina natia aveva presto spiccato il volo iniziando una carriera di attore che, pur non regalandogli mai ruoli da protagonista, lo ha comunque inserito di buon grado nella storia del cinema italiano.
Dori ha lavorato con pesi massimi della settima arte: registi come Zampa, Corbucci, Salce, De Sica e Avati (ritagliandosi pure una piccola parte in film di Sidney Lumet) e con attori come Manfredi, Gassman e Sordi. Proprio a due pellicole dell’Albertone nazionale (“Il medico della mutua” e “Il prof. dott. Guido Tersilli) è legata l’interpretazione più famosa di Sandro Dori, ovvero un medico che si segnalava per la perfidia che subdolamente riservava al protagonista del film. Volto espressivo ma anche attore a tutto tondo, dato che Dori, i cui funerali si sono svolti ieri in provincia di Roma, aveva avuto anche una rispettabile carriera di doppiatore.