Calcio Serie C – Il confronto con le rivali: Mantova nelle retrovie per età media e valore economico

Battisti e Paudice
Battisti e Paudice

MANTOVA Che quello che sta nascendo sia un Mantova “green”, nel senso di giovane, è un dato di fatto preannunciato in tempi non sospetti dalla dirigenza di viale Te. Per qualcuno è anche un Mantova… al verde, ovvero costruito al risparmio (più per necessità che per scelta). Servendoci della banca dati di transfermarkt, abbiamo confrontato i numeri della campagna acquisti biancorossa con quelli delle probabili compagne di girone (squadre lombarde, piemontesi, venete, trentine e friulane). Il confronto verte sull’età media dell’organico; e sul valore di mercato dello stesso. Ovviamente una premessa è d’obbligo: il mercato è ufficialmente cominciato da una decina di giorni e si concluderà tra un mese e mezzo. Trattasi dunque di dati provvisori, passibili di variazioni più o meno rilevanti nelle prossime settimane. Vale per il Mantova e vale per tutte le altre.
 Età media – Quella del Mantova (in realtà corretta rispetto a quella riportata da  transfermarkt, che conteggia un paio di giocatori non più in organico) è pari a 23,44 anni. È un dato che pone l’Acm tra le rose più giovani del girone. Al momento solo due squadre vantano un’età media più bassa (e di poco): il Seregno a 23,30; e il Trento a 23,22. Oltre ovviamente alla Juventus under 23 che, nomen omen, è destinata a non avere rivali in questa particolare classifica.
Il Mantova finora ha formalizzato tre acquisti: i 20enni Paudice e Darrel, e il 21enne Messori. La media generale scenderà ulteriormente con gli arrivi imminenti di Bertini (20 anni) e Pedrini (21), per non parlare del portiere Tota (19). Dopodichè risalirà, visto che il ds Battisti ha in serbo un paio di acquisti più “navigati” (un centrocampista e un attaccante). La curiosità è che al momento il Mantova ha un solo 30enne in organico: Lorenzo Checchi. Gli altri sono tutti più giovani.
Tornando alle rivali, la rosa più esperta finora è quella della Triestina (età media: 27,67), seguita da FeralpiSalò (26,52) e Giana Erminio (26,48). Il Padova è quarto (26,18). Giana a parte, sono squadre costruite per un campionato di vertice, quindi destinate a primeggiare in questa particolare classifica anche a mercato concluso.
 Valore di mercato – Anche qui il dato del Mantova è uno dei più bassi: quello complessivo è di 2,25 milioni di euro, mentre se parliamo di singoli giocatori la media è di 125mila euro. Il “top player” è naturalmente Guccione, valutato sui 300mila euro, seguito da Zanandrea, Checchi e Rosso a 200mila. Si tratta comunque di valutazioni di massima.
È interessante notare come questa classifica veda il Mantova più avanti rispetto a quella anagrafica. Le squadre più “economiche” dell’Acm sono infatti 6: Giana Erminio (media organico 121mila euro), Novara (peraltro a rischio esclusione, 117mila), Pro Sesto (112mila), Legnago (106mila), Seregno (78mila) e Trento (53mila). Chi sta spendendo di più sono le solite note: Padova (media organico 246mila euro), Sudtirol (216mila) e Triestina (201mila). Anche in questo caso parliamo di big, costruite per il salto di categoria.
 Conclusioni – L’imponderabilità del calcio consiglia di non prendere alla lettera le classifiche di cui sopra. Premesso ciò, i numeri qualcosa suggeriscono. Per esempio che il Mantova è atteso da una stagione più complicata rispetto a un anno fa. Guadagnarsi la salvezza sarà forse più difficile, di play off per ora non si parla. Però, a parte quelle 3-4 squadre costruite per l’alta classifica, le altre non sono così distanti per valore rispetto all’Acm. Che, dalla sua, può contare su qualche elemento di primo piano confermato dall’anno scorso: Guccione, Gerbaudo, Checchi e Zibert su tutti; ma anche Milillo, Bianchi, Zanandrea, Panizzi e Pinton. Insomma, una base di (ri)partenza stavolta c’è, il che non è poco. A mister Lauro il compito di creare l’amalgama giusto con le nuove leve. E magari sovvertire i pronostici.