MANTOVA – Ieri mattina si è svolto il “tavolo odori” alla presenza del Comune di Mantova, coordinatore del tavolo, Provincia di Mantova, Arpa, Ats, cartiera gruppo Pro-Gest, comitato dei cittadini e la rappresentanza sindacale dei lavoratori della cartiera. È la prima volta che partecipa al tavolo la Rsu della cartiera, che aveva chiesto di aderire permanentemente al tavolo lo scorso dicembre.
La cartiera e il Politecnico di Milano hanno illustrato il lavoro che stanno svolgendo per affrontare il problema degli odori. Va ricordato che, dopo le campagne del Politecnico, incaricato dal Comune, con i nasi elettronici, che hanno oggettivato la presenza degli odori provenienti dalla cartiera nei quartieri di Cittadella e Colle Aperto, Pro-Gest ha infatti incaricato lo stesso Politecnico di approfondire lo studio all’interno della cartiera per individuare gli interventi necessari per migliorare la situazione.
Attraverso un protocollo condiviso si è convenuto che il lavoro commissionato da Pro-Gest venga relazionato ogni due mesi al tavolo degli odori. Quella di ieri mattina è stata il secondo momento di confronto istituzionale dopo quello di ottobre e si è già calendarizzato il prossimo per fine marzo. Cosa è stato fatto finora? Un’approfondita analisi del processo produttivo e depurativo della cartiera. Negli ultimi mesi è iniziata l’attuazione di diversi interventi migliorativi sul processo produttivo.
È stato realizzato un database che consente di analizzare le concentrazioni di odore e le segnalazioni dei cittadini in relazione con le condizioni di impianto e le condizioni meteo. Sono state inoltre condotte indagini olfattometriche in diverse condizioni di funzionamento della cartiera, non solo sul depuratore ma anche su altre porzioni di impianto.
Sono emerse alcune prime valutazioni, su cui proseguire a lavorare. La continuità produttiva è un elemento fondamentale per ridurre l’impatto odorigeno. Il più alto numero di segnalazioni infatti è correlato a fermate e ripartenze. È stata osservata una possibile correlazione delle segnalazioni con l’innalzamento del livello di alcune vasche, così come la correlazione con il mancato svuotamento delle tine durante le fermate lunghe. Appare opportuno intervenire a livello di processo produttivo e infittire i dati di concentrazione di odore per avere dati più continui e affidabili.
Alcuni interventi messi in campo hanno già dato risultati, come un minor riempimento della vasca 3000 e della vasca 1000, oltre che di minor concentrazione di odori dell’acqua nelle tine.
Altri interventi sul processo produttivo e sul sistema di depurazione, finalizzati a ridurre l’impatto odorigeno, sono già stati pianificati e se ne potranno osservare i risultati nel prossimo tavolo. Dal prossimo febbraio sarà attivato un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni con naso elettronico.
Dal confronto con lo stesso periodo dello scorso anno le segnalazioni dei cittadini sono in riduzione. Ma negli ultimi 10 giorni, come sottolineato dai rappresentanti del comitato, sono ritornati picchi di odore, con un numero elevato di segnalazioni, rispetto alle quali è stato chiesto a cartiera e Politecnico di fornire una relazione nei prossimi giorni sulle possibili cause.
«In cartiera è in corso un enorme lavoro con il supporto del Politecnico di Milano, per comprendere a fondo le cause degli odori e intervenire in modo efficace – ha commentato l’assessore all’ambiente Andrea Murari –. Un lavoro che non ha precedenti e dal quale ci aspettiamo risultati concreti. Il picco di segnalazioni degli ultimi giorni ci dice che c’è ancora tanto lavoro da fare, ma va anche preso atto della serietà degli interventi che sono finalmente in atto. Mi sono espresso in passato in modo molto critico sulla gestione degli odori da parte della Cartiera, oggi va riconosciuto che ci sono impegno e strategia. Aspettiamo ora risultati concreti, che confermino la bontà del lavoro che si sta facendo, perché i cittadini sono giustamente esasperati. Ho già chiesto di presentare pubblicamente entro primavera ai residenti il lavoro che si sta facendo» conclude Murari.